La forte preoccupazione di questa estate per molti insegnanti di sostegno, i più fortunati, finora è stata scongiurata e per tanti di loro, entrati di ruolo attraverso le fasi B e C della Legge 107/2015, che hanno ricevuto un incarico fino al 30 giugno o 31 agosto 2016, il problema si è procrastinato fino a queste fatidiche date. Gli stessi stanno svolgendo il loro lavoro con professionalità ma pensano, costantemente, che prima o poi le cose, purtroppo, cambieranno. I sacrifici di una vita, i titoli accumulati in anni di lavoro, le abilitazioni successive e i masterpost universitari pagati fior di quattrini, presto si trasformeranno in un viaggio lontano da casa.

380 distretti scolastici, la lotteria continua e si aumenta la posta in gioco

Le speranze cumulate in questi mesi, presto si tramuteranno in un vero e proprio incubo, per via dell’esodo di massa che si verrà a concretizzare nel prossimo anno scolastico. Questi bravi professionisti del sostegno, plurititolati ed esperti dei bisogni speciali di molti alunni, seguono oramai da tempo i loro discenti, anche quelli con patologie gravi. Anche loro dovranno necessariamente presentare domanda di trasferimento nei 380 distretti scolastici nazionali. Insomma, i 100 ambiti territoriali disponibili nella domanda di fine estate 2015, ironia della sorte, si sono quadruplicati nell'arco di questi cinque mesi, giusto per accrescere ancor di più la sensazione di smarrimento e di insicurezza per molti di loro.

Intanto, l’anno scolastico in corso prosegue spedito e, per i docenti ‘più fortunati’, sta garantendo anche la possibilità di svolgere il cosiddetto ‘anno di prova’. Tutto normale potremmo dire, ma questi mesi di quiete diventeranno momenti di frustrazione quando molti di questi si troveranno smistati negli ambiti territoriali come dei veri e propri pacchi postali.

Insegnanti non specializzati formano gli alunni disabili

La realtà è, purtroppo, un’altra, cioè quella che gli insegnanti di sostegno servono maggiormente al Sud, questo perché - secondo le informazioni pervenute direttamente dagli stessi insegnanti di sostegno - da due mesi a questa parte le graduatorie ad esaurimento, per questo comparto della Scuola pubblica, sono esaurite e molte istituzioni scolastiche, intanto, stanno attingendo posti di sostegno dalle graduatorie d’Istituto.

Le stesse, però, sono sfornite di docenti con questo titolo specialistico, pertanto le scuole assumono insegnanti senza un’adeguata formazione professionale: una vera assurdità se si pensa che il prossimo anno scolastico questa situazione diventerà la normalità. Insegnanti non formati tenteranno di formare maldestramente, alunni con gravi handicap, i quali, invece, necessitano di essere seguiti da personale scolastico adeguatamente specializzato. Quelli realmente specializzati dovranno, per forza di cose, trasferirsi nelle regioni del Nord.

Una proposta concreta viene avanzata direttamente da una insegnante di Bari, Ilaria Paparesta, la quale incita la politica locale e nazionale affinché le innumerevoli cattedre cosiddette ‘di fatto’ oggi occupate dagli insegnanti di sostegno suddetti, vengano trasformate in posti ‘di diritto’.