Nella giornata di oggi 18 febbraio 2016 è prevista la manifestazione dei lavoratori precoci a Roma per chiedere una riforma delle pensioni 2016che contenga anche la cosiddetta "Quota 41", la possibilità, insomma, di andare in pensione con "soltanto" 41 anni di contribuzione. Ad aderire alla manifestazione, che si terrà a Montecitorio, sono anche i comitati che chiedono l'estensione della Opzione Donna anche al 2018. Nel frattempo, si segnala nella giornata di ieri un interessante intervento di Tito Boeri che, sulla questione della riforma delle Pensioni, ha puntato il dito contro l'Europa da un la e contro l'Italia dall'altro, sottolineando come, nel momento del suo insediamento, sperasse di avere più libertà di movimento sull'organizzazione interna dell'Inps.

Tito Boeri ha detto la sua anche sulla questione della pensione di reversibilità, che sta tenendo banco con polemiche infuocate negli ultimi giorni.

Manifestazione precoci: ultime novità riforma pensioni oggi 18-02

I lavoratori precoci hanno deciso di proseguire la propria mobilitazione per la riforma delle pensioni 2016 scendendo in piazza a Montecitorio per far sentire alta la propria voce ai parlamentari. Si ritiene che alcuni rappresentanti politici possano partecipare al presidio e si fanno i nomi di Walter Rizzetto, il quale ha dichiarato di appoggiare anche la proroga dell'Opzione Donna, e della Gnecchi. Da parte dei lavoratori precoci si è sviluppata anche una polemica nei confronti dei sindacati: le organizzazioni, infatti, hanno detto di appoggiare l'idea di una riforma delle pensioni con "Quota 41" (l'ormai conosciutissimo ddl Damiano che prevede anche la "Quota 97" con il massimo dell'8% di penalizzazione), ma poi, quando si tratta di scendere in piazza e di appoggiare attivamente una vertenza, non sono più in prima linea.

Fondamentale, dunque, la partecipazione alla manifestazione: se i numeri dovessero essere discretamente alti, allora il pressing sulla politica potrebbe portare a dei risultati.

Tito Boeri e l'attacco alla politica: novità pensioni oggi 18-02

Nel frattempo, si segnala anche un importante intervento di Tito Boeri, pubblicato sulle pagine di LaRepubblica.

Il Presidente dell'Inps è intervenuto nuovamente sul nodo della riforma delle pensioni che introduca maggiore flessibilità in uscita: la domanda che si pone Tito Boeri è per quale motivo il governo Renzi non abbia chiesto all'UE la revisione del Patto di Stabilità in maniera tale da "costringere" l'Europa ad accettare un intervento sulle pensioni.

L'attacco di Boeri, dunque, è in due direzioni: da un lato all'Unione Europea, la quale non comprende la necessità di maggiore flessibilità nei bilanci degli stati membri, sottolineando come una riforma delle pensioni porterebbe ad un vantaggio nel futuro mentre si guarda soltanto al passato, dall'altro alla debolezza della politica italiana nel portare avanti le proprie richieste. Il Presidente dell'Inps ha anche parlato del proprio ruolo e ha sottolineato come gli impedimenti politici e burocratici non gli hanno permesso di rivoluzionare realmente l'Inps. In conclusione, Boeri ha voluto sottolineare anche come nella sua proposta non vi fosse alcuna proposta di razionalizzazione delle prestazioni previdenziali: in parole semplici, la pensione di reversibilitàdovrebbe essere intoccabile. Per ricevere le novità sull'ambito previdenziale, cliccate su "Segui" in alto sopra l'articolo.