Chi riceveuna pensione di invalidità, ma continua a lavorare percependo un reddito è soggetto a forti tagli dell'assegno pensionistico dell'Inps. Nella scorsa settimana si è discusso molto sulle possibili decurtazioni delle Pensioni di reversibilità che sono allo studio del Governo Renzi, ma anche l'analisi delle riduzioni dellepensioni di invalidità merita un'attenta riflessione. Infatti, di tagli sull'invalidità ne sono previsti addirittura due, uno legato all'entità della pensione e l'altro commisurato al reddito stesso. Con l'esito finale che l'assegno mensile viene decurtato di oltre la metà, fino a una percentuale che arriva al 58 per cento.

In ogni modo, è necessario distinguere il caso in cui l'assegno pensionistico è inferiore al minimo delle pensioni fissato dall'Inps, che per il 2016 è pari a 501,89 euro, oppure se lo supera. Solo nelcaso in cui la pensione di invaliditàè inferiore al minimo stabilito dall'Inps, l'invalidità non subisce decurtazioni in conseguenza proprio dell'importo esiguo.

Assegno pensione di invalidità inferiore al minimo delle pensioni Inps

Un assegno pensionistico di invalidità superiore al minimo, invece, fa scattare i tagli a seconda che si svolga un lavoro autonomo o subordinato. Nel primo caso, infatti, si perde il 30 per cento di quanto si percepisce in più rispetto al minimo delle pensioni Inps. Nel secondo caso, invece, la decurtazione arriva al 50 per cento dell'eccedenza.

Ma, per entrambi i casi, sono previste delle clausole di salvaguardia che fissano la misura massima della decurtazione al 30 per cento del reddito. Pertanto, se l'assegno mensile di invalidità è di 1.000 euro lordi, il lavoratore dipendente perderà 250 euro, mentre l'autonomo 150 euro.

Pensione di invalidità, quanto si perde se si continua a lavorare?

Il grosso della decurtazione nella pensione di invalidità arriva se il reddito da lavoro svolto, sia da autonomo che da dipendente, supera i 26 mila euro all'anno. In questo caso, è necessario tener conto della tabella che fissa gli scaglioni di reddito. Se il reddito è superiore ai 26.098,28 e fino ai 32.62,85 euro, infatti, il taglio sarà del 25 per cento soglia che, se superata, fa aumentare la trattenuta addirittura del50 per cento.

Calcolo del tagliosulla pensione di invalidità

Pertanto, se il reddito da lavoro è inferiore al minimo dei 26 mila euro, sull'invalidità ci sarà solo il taglio del 50 per cento per la parte eccedente il minimo delle pensioni Inps. Se, invece, un invalido percepisce una pensione di 1.500 euro al mese e svolge un lavoro da dipendente che genera un reddito di 33 mila euro all'anno, il calcolo prevede il primo taglio del 50 per cento dell'assegno chedunque diventa di750 euro. Sui 248,11 euro (che è la differenza tra quello che rimane dopo il taglio e il minimo dell'Inps), dovrà essere applicato il secondotaglio per il lavoro svolto che è del 50 per cento e che fa 125,00 euro. Pertanto, sommando i due tagli si arriva ad una decurtazione di 875,00 euro, pari al 58 per cento.