Il tema della riforma delle pensioni 2016è sicuramente uno di quelli più 'caldi' per quanto riguarda le richieste che arrivano dal basso al governo: il 'sondaggio' di alcuni giorni fa, effettuato da Renzi sulla sua pagina Facebook, ha segnalato come, per gli italiani, si tratti di una vera e propria priorità, al di là della legge Cirinnà e dei disegni di legge delega di lotta alla povertà. Le ultime novità, però, raccontano che l'esecutivo, pur intervenendo costantemente sull'argomento, sembra voler rinviare l'intervento di introduzione della flessibilità in uscita alla prossima legge di stabilità, dunque il provvedimento non avverrebbe prima del 2017.

Nel frattempo, Elsa Fornero, che considera se stessa una sorta di capro espiatorio per la decisione da lei presa di intervenire sul capitolo Pensioni in una fase difficilissima della storia italiana, ha affermato di appoggiare le richieste di precoci ed esodati, suscitando indubbiamente stupore in coloro che hanno ascoltato il suo intervento a DiMartedì.

Ultime novità riforma pensioni 2016: tutto rinviato al 2017?

Le ultime novità sul dibattito in vista della riforma delle pensioni per il 2016 raccontano dell'ultimo intervento di Tommaso Nannicini, sottosegretario del governo, che ha rilanciato il 'mantra' della flessibilità in uscita e ha ribadito che, non soltanto si tratta di una priorità da affrontare, ma anche che essa andrà discussa in vista della prossima legge di stabilità.

Il suo intervento, dunque, può essere letto con una doppia chiave interpretativa: da un lato, sembra essere l'ennesima promessa del governo Renzi (se ne parla, oramai, da due anni) ma che comunque impegnerebbe l'esecutivo in quella direzione; dall'altro, la notizia non è stata accolta favorevolmente perché vuol dire che tutto è rinviato alla fine dell'anno.

Intanto, l'intervento di Nannicini ha ricevuto l'approvazione di Annamaria Parente, membro della Commissione Lavoro al Senato, la quale ha aggiunto che la ricetta per la riforma delle pensioni potrebbe vedere coinvolte, con un ruolo più attivo, proprio le aziende. Insomma, lo stato della situazione sembra essere il seguente: la riforma si potrebbe fare, ma è necessario trovare le risorse finanziare, perché altrimenti peserebbe eccessivamente sulle casse dello Stato.

Le novità sulla riforma delle pensioni 2016: Elsa Fornero e i precoci

Mentre, dunque, si discute sull'opportunità e la tempistica di una riforma previdenziale, l'ultimo intervento di Elsa Fornero sicuramente ha suscitato stupore: l'ex ministro del Lavoro, il cui nome è legato indissolubilmente alla riforma delle pensionipiù contestata della storia recente, ha dichiarato, infatti, di appoggiare la vertenza dei precoci, ritiene infatti opportuno che si possa andare in pensione con 41 anni di contributi se si è iniziato a lavorare quando si era giovanissimi. Ma non è tutto: la Fornero ha anche detto che bisognerebbe fare un censimento serio dei lavoratori esodati per riconoscere le situazioni più 'difficili' e intervenire anche in quel senso.

Infine, l'ex ministro ha ribadito che un primo intervento per flessibilizzare l'uscita dal mondo del lavoro potrebbe essere quello di un 'prestito pensionistico', il quale, però, non piace ai diretti interessati, i quali pensano che la pensione sia un diritto e non una forma di contrattazione. Per approfondire la questione, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.