Dopo aver parlato di concorso (qualche docente in verità lo ha definito un 'delirio'...) l'onorevole Davide Faraone ha rilasciato un'intervista al noto quotidiano 'Il Mattino' in merito al discorso legato alla valutazione e al merito. Nei giorni scorsi, vi abbiamo riportato le forti dichiarazioni del segretario della Cisl Scuola, Lena Gissi, a proposito dei decreti attuativi riguardanti l'attribuzione dei premi agli insegnanti 'meritevoli' e, dunque, le parole del sottosegretario potrebbero rappresentare la risposta del governo ai tentativi di boicottaggio ostruzionistico 'minacciati' dai sindacati.

Ultime news scuola lunedì 29 febbraio: Faraone 'Sui premi il governo non tratta, c'è la legge 107'

Faraone ribadisce che non ci sarà nessuna contrattazione sul merito e che a decidere sarà il dirigente scolastico: sui premi non si tratta, c'è una legge che parla chiaro all'articolo 1 (commi da 126 a 130). In particolar modo, il sottosegretario cita, in specifico il comma 127 dove si parla chiaramente dell'assegnazione annuale, da parte del dirigente scolastico, della somma destinata al personale docente sulla base di motivata valutazione.Dunque, il messaggio indirizzato ai sindacati sembra essere quello di 'non provarci neppure' a mettere i bastoni tra le ruote alla Buona Scuola, perchè l'applicazione della legge 107 dovrà essere rigida, senza compromessi di alcuna sorta che possano indirizzare verso la distribuzione 'a pioggia' delle risorse riservate a ciascuna scuola.

'Agli insegnanti piace il merito, la protesta di piazza non c'è mai stata'

'I comitati di valutazione - precisa Faraone - non sono la Santa Inquisizione. Posso assicurare che, durante i miei tour per l'Italia, ho notato che la classe degli insegnanti è molto più avanti di come viene dipinta. Dobbiamo combattere questi falsi miti, oltre il 95 per cento delle scuole ha portato a termine il proprio rapporto di autovalutazione'

E' stato fatto notare al sottosegretario che un'eventuale disaccordo con i sindacati sulla questione del merito potrebbe portare nuovamente a forti contestazioni da parte del personale scolastico, con possibili scioperi e manifestazioni.

Faraone ha risposto che la protesta della piazza non c'è mai stata: 'non siamo preoccupati' - ha sottolineato l'esponente del PD 'avevano minacciato un autunno caldo ma sono diminuite persino le occupazioni studentesche'. Infine, sulla questione legata agli ambiti territoriali, Faraone ha sottolineato come i sindacati abbiano confermato quanto scritto nella legge 107/2015.