Sta facendo discutere la nota del ministero dell'Istruzionenumero 674 dello scorso 3 febbraio con la quale si impongono agli insegnanti controlli rigorosi ai pullman e agli autisti prima della partenza per le gite scolastiche. Non basterà più, quindi,tener d'occhio gli studenti per tutta la durata del viaggio: la nuova direttiva del Miur impone carichi di responsabilità che richiedono conoscenze approfondite del codice della strada.E, ovviamente, si torna a discutere dell'opportunitàdi continuare a fareviaggi d'istruzione,soprattutto per i rischi sulla sicurezza degli alunni(nel 2015 la morte di tre studenti, Elia Bianchetti, Domenico Maurantonio eAnastasia Dakmili,volatigiù dalla propria stanza d'albergodurante i giorni della gita, aprì il dibattito tra favorevoli e contrari).

Ma seguitarea responsabilizzare oltremisurai prof è davvero un controsenso.

Circolare Miur sulle gite scolastiche: quali sono i nuovi compiti dei prof

La circolare del ministero dell'Istruzione impartisce ordini in primis ai presidi: la scelta dell'azienda di trasporti che dovrà accompagnare docenti e studenti in gita dovrà essere il più accurata possibile. E, in questa scelta, i dirigenti scolastici dovranno pensare all'incolumità di tuttiprima ancora dell'aspetto economico. Finiti i compiti dei dirigenti scolastici, iniziano quelli dei docenti accompagnatori.Prima della partenza per il viaggio all'insegnante spetterà fare un vero e proprio tagliando al pullman: controllo dello stato delle gomme, dei fari e dei documenti di viaggio.

E, per tutta la durata del viaggio, il prof dovrà accertarsiche l'autista non abbia bevuto alcol, non utilizzi il cellulare durante la guida, abbia riposato le ore necessarie e faccia le pause previste. Si capisce bene che il controllo del docente non si limita al solo viaggio di andata e ritorno e agli spostamenti dei giorni di gita, ma anche ai momenti in cui l'autista non sta guidando.

Se la sera prima ha esagerato con gli alcolici o se prende una pastiglia, come potrà saperlo un docente?

Viaggi scolastici, perché i docenti rifiutano?

Al di là delle tentate rassicurazioni del ministro Stefania Giannini, che parla di una maggiore collaborazione tra docenti e polizia stradale per la sicurezza, con questo ulteriore cumulo di responsabilità è destinata a salire la percentuale dei professori che si rifiutano di accompagnare gli alunni in gita scolastica.

Un'indagine di Skuola.netrivela che un insegnante su tre non è disposto a prendersi queste responsabilità. Ma molti dirigenti scolasticiraccontano anche di due rifiuti ogni tre docenti interpellati. Di certo, con queste nuove disposizioni del ministero dell'Istruzione, prima di accettare l'incarico, i docenti ci rifletterannopiù volte, valutando attentamente se ne vale la pena. I controlli e le responsabilità, come gli esami, non terminano mai.