Novità importanti arrivano dall'Inps per chi ha presentato domanda di pensione avvalendosi dell'"opzione donna".L'istituto ha, infatti, attraverso la pubblicazione della circolare n.45/206, dato precise istruzioni alle proprie sedi affinché procedano alla lavorazione delle domande di Pensioni giacenti da ormai più di un anno.

Il blocco delle domande di pensione con l'opzione donna

Il motivo del ritardo nella lavorazione delle domande di pensione anticipata con l'opzione donnaè da attribuirsi a una questione interpretativa della Legge 243 del 2004, che aveva previsto per la prima volta la possibilità di accedere al pensionamento anticipato in via sperimentale.

Secondo l'interpretazione dell'Inps, alle pensioni si sarebbe dovuta applicare la finestra mobile di dodici mesi, con la maturazione dei requisiti previsti entro il 31 dicembre 2014, in modo che la pensione avesse decorrenza entro il 31 dicembre del 2015. A questa interpretazione fortemente penalizzante, si sono opposte le "pensionande" interessate, ricorrendo anche a una "class action" tramite il "comitato opzione donna", sostenendo che la data del 31 dicembre 2015 era quella entro la quale maturare i requisiti e non invece la decorrenza. Con la conferma nella Legge di Stabilità di quest'ultima interpretazione, si è finalmente risolta la "querelle" e l'Inps ha dato finalmente il via libera alla lavorazione delle domande.

Requisiti e decorrenza per andare in pensione anticipatamente con l'opzione donna

Vediamo adesso quali sono i requisiti per poter andare in pensione anticipatamente con l'opzione donna.Le lavoratrici per poter ottenere la prestazione devono aver maturato i seguenti requisiti di età e di contributi:

  • 57 anni e tre mesi di età con 35 anni di contributi le lavoratrici dipendenti;
  • 58 anni e tre mesi con 35 anni di contributi le lavoratrici autonome.

Riguardo i 35 anni di contributi si sottolinea che devono essere contributi effettivamente "lavorati", nel senso che sono esclusi dal computo quelli figurativi accreditati per malattia e/o disoccupazione.

La decorrenza della pensione maturerà dopo dodici mesi dal raggiungimento del requisito per le lavoratrici dipendenti, mentre le lavoratrici autonome dovranno attendere diciotto mesi.

Infine si sottolinea che l'opzione donna consente di andare in pensione a 57 anni ma comporta una riduzione significativa dell'importo che si andrà a percepire poiché il calcolo della pensione spettante sarà effettuato interamente con il metodo contributivo. Quindi, in ogni caso, una possibilità da cogliere in alcune situazioni ma da valutare con molta attenzione.