Arrivano come benzina sul fuoco delle polemiche le nuove dichiarazioni del viceministro dell'Economia, Enrico Morando (Pd), sulla riforma Pensioni 2016. Non la tanto attesa e annunciata svolta sulla "rottamazione" della legge Fornero, ma un ulteriore rinvio che però conferma in qualche modo l'impegno del Governo Renzi sulla questione previdenziale. Non si è fatta attendere la reazione del presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano. Il parlamentare della sinistra riformista del Pd ha spiegato di condividere le dichiarazioni di Morando in merito alla "non necessità di manovre correttive" malgrado l'acuirsi dell'instabilità economica e delle incertezze sociali, ma "sulle pensioni - ha sottolineato l'ex sindacalista - ci saremmo augurati di sentire l'annuncio di qualche novità".

Si riaccende dunque lo scontro sulla previdenza nel Pd alla continua ricerca di una mediazione interna.

Scontro interno sulla riforma pensioni nel Pd di Matteo Renzi

Damiano cerca di vedere comunque il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, ma non rinuncia a ribadire la propria posizione, più in sintonia con i sindacati che con l'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Infatti, il viceministro dell'Economia "ha confermato l'impegno del Governo sul tema. Noi pensiamo - ha aggiunto il deputato di Sinistra è cambiamento - che sia giunto il momento di aprire il confronto, per passare - ha ribadito - dalle parole ai fatti". Ricordando che le organizzazioni sindacali, in maniera unitaria, hanno promosse iniziative per la riforma pensioni in tutte le regioni italiane per sabato 2 aprile, e che per la flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata sono all'esame diversi disegni di legge in commissione Lavoro alla Camera che "dovrebbero diventare un testo unificato", Damiano rilancia il suo appello all'esecutivo e al segretario del suo partito.

"Aspettiamo soltanto - ha detto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - un segnale dal premier Renzi per aprire la discussione". Serve aprire subito il tavolo di confronto anche in considerazione del fatto, ha spiegato Damiano che nel prossimo Def che il governo dovrà presentare entro aprile al Parlamento, "dovranno essere indicati - ha spiegato - gli obiettivi programmatici.

Se tra essi non ci sarà quello della previdenza - ha sottolineato il parlamentare della sinistra dem - difficilmente lo troveremo bella legge di Stabilità. Ci aspettiamo - ha ribadito Damiano - un segnale di coerenza".