Non si placa il dibattito intorno al comparto previdenziale; sulla necessità di riformare l'attuale legge Fornero tornano a 'scontrarsi' Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, e l'economista GIuliano Cazzola. Entrambi inoti ospiti della trasmissione di Floris hanno avuto mododi confrontarsi, nuovamente,sul delicatoterreno delle Pensioni, ribadendo le loro posizioni contrapposte. Tra gli ospiti presenti in studio anche l'onorevole Cesare Damiano che ha continuato a difendere a 'spada tratta' il suo Ddl 857 e la quota 41 per i lavoratori precoci.

Vediamo in dettaglio le frasi salienti che hanno animato il confronto /scontro tra Alessandrucci e Cazzola.

Riforma pensioni, ennesimo scontro tra Cazzola e Alessandrucci

Terreno di scontro a 'Di Martedì'la famigerata Riforma Fornero, i pregi e i difetti a detta di Alessandrucci e Cazzola. Per la presidente del Colap i pregi sono davvero pochi,anzi uno solo: la sostenibilità dei conti pubblici. Per il resto la riforma andrebbe rivista in toto, non è possibile continuare a proporre correttivi per cercare di sanare le inesattezze dell'attuale sistema previdenziale. Non si può procedere con infinite manovre adhoc per salvare i più duramente colpiti, si pensi alla richiesta di Quota 41 per i precoci, alle salvaguardie per gli esodati, all'opzione donna,alla richiesta di maggiore flessibilità in uscita.Di parere analogo anche la senatrice Pd Erica D'Adda che, confrontandosi con noi in una recente intervista, sié detta assolutamente contraria alle 'riforme spezzatino', facendo presente chebisognerebbemettere mano alla riforma Fornero con misure unitarie e strutturali, che soddisfino complessivamente tutti i lavoratori.

Alessandrucci, Colap: Basta correttivi, rivediamo la Fornero alla radice

La riformapensioni andrebbe rivista alla radice, sostiene la presidente Colap,perché cosìnon funziona e crea anche disparità tra le generazioni.Si sta allungando l’età pensionabile,precisa l'Alessandrucci,e nonostante ciò la pensione in futuro sarà più bassa.

La legge Fornero, precisa 'piccata',ha creato una differenza generazionale tra i pensionati di oggi che sono in pensione con il retribuivoe talvolta con assegni molto elevati, e i giovani che andranno in pensione con il contributivo percependo pensioni 'da fame'.Questo sistema previdenziale,conclude la presidente del Colap, ha messo una chiaralinea di demarcazione tra fortunati e “ sfigati”.Per l'economista Giuliano Cazzola, invece, la riforma pensionenon deve essere cambiata, perchénon soloè sostenibile maè anchecorretta nei contenuti.

Ad esempio,sebbene i lavoratori si siano detti completamente contrari all'aspettativa di vita legata alla quiescenza, per l'economistal’aggancio della pensione alla speranza di vita è un criteriosensato, già messo in campodal centro destra e ben recepito dalla Fornero. Su questo fronte si 'scaglia' nuovamente la presidente del Colap che fa presente a Cazzola che il ragionamento può reggere solo se fatto da un economista, perchéalle persone comunila sostenibilità dei conti pubblici interessa relativamente, "la gente,conclude,non mangia pane ed economia”. Voi da che parte state?