Arriva un po' di più di trasparenza previdenziale nelle case degli italiani mentre proseguono senza sosta scontri e polemiche sulla riforma Pensioni 2016. Dal prossimo mese, a partire da giorno 1 aprile, sette milioni di lavoratori riceveranno a casa le cosiddette buste arancioni dell'Inps con all'interno i dati contributivi e una simulazioni delle future pensioni a seconda dei contributi versati e dell'età di uscita dal lavoro.

Il presidente dell'Inps in pressing sul Governo Renzi: la flessibilità serve adesso

Ad annunciarlo oggi, dopo le polemiche che sulle buste arancioni si erano scatenate nelle scorse settimane, è stato il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale che ha sollecitato ancora una volta al Governo Renzi anche interventi per l'introduzione di nuove formule di flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata. Tito Boeri ha invitato i lavoratori, in particolare i più giovani, a digitalizzarsi per avere accesso a tutte le informazioni relative al loro futuro previdenziale sul sito dell'Inps tramite l'apposito Pin.

Boeri annuncia che dal primo di aprile saranno inviate 7mln di buste arancioni

Un sistema certamente più veloce e più comodo di calcolare la propria pensione rispetto alla busta arancione che però viene rivolta soprattutto ha chi non usa il web o ha poco dimestichezza con pc e internet. Lo scopo dell'iniziativa "è quello di riuscire - ha spiegato il presidente dell'Inps - a raggiungere diverse fasce di popolazione. Secondo i dati Istat - ha aggiunto - nel 2015, soltanto il 60% degli italiani si è connesso a Internet e appena il 30% degli utenti - ha sottolineato Tito Boeri intervistato dall'askanews - ha utilizzato la rete per interagire con la pubblica amministrazione".

Previdenza sociale, Baldassarre (Al): bene Boeri, pensare per il lavoro ai giovani

La legge di Stabilità 2017 la sede in cui intervenire per la riforma delle pensioni altrimenti poi sarà troppo tardi, secondo Boeri. "Condivido in parte le affermazioni del presidente dell'Inps, è necessario - ha detto il deputato di Alternativa Libera Marco Baldassarre - intervenire subito sulla flessibilità in uscita dal lavoro per favorire l'occupazionec soprattutto quella giovanile. Attendere due o tre anni - ha aggiunto il parlamentare di Al - non avrebbe nessun senso e qualunque provvedimento rischierebbe - ha sottolineato Baldassarre -di non produrre alcun effetto".