In principio venne chiamata 'deportazione', un termine che piacque poco al ministro Giannini e al Presidente Renzi: una parola che, seppur facesse tornare alla mente episodi vergognosi della nostra storia, ebbe lo scopo di denunciare l'assurda procedura adottata dal Miur durante la fase B del piano assunzionale. Molti docenti furono costretti ad accettare proposte di incarico a chilometri e chilometri di distanza dal loro luogo di origine, nonostante l'amministrazione centrale cercò, in tutti i modi, di minimizzare la questione proseguendo la propria campagna 'pubblicitaria' basata sui grandi numeri.

Ultime news scuola, mercoledì 23 marzo 2016: mobilità docenti assunti in fase B, quale destino?

Ora che si torna a parlare di mobilità, con la domanda che verrà compilata anche dai docenti assunti con le fase B, si torna a parlare, inevitabilmente, anche di tutto quel personale che rischia di subire nuovamente ingiustizie e penalizzazioni.

La responsabile Scuola di Forza Italia, onorevole Elena Centemero, ha pubblicato, a questo proposito, un post sul proprio profilo Facebook, attraverso il quale si denuncia il bisogno di ristabilire priorità e merito sulla questione legata al trasferimento degli insegnanti.

Elena Centemero: 'Miur tace su possibilità di domanda di assegnazione provvisoria'

Il Ministero dell'Istruzione non ha fornito ancora delle risposte adeguate, ha sottolineato la parlamentare, ed è necessario trovare quel giusto equilibrio tra le esigenze famigliari dei docenti e la salvaguardia della continuità didattica degli studenti.L'onorevole Centemero ha ricordato al Miur quegli strumenti, come per esempio le assegnazioni provvisorie, che servirebbero ad evitare una disparità di trattamento verso questi insegnanti già duramente penalizzati lo scorso mese di settembre, in sede di assunzione.Ecco perchè si chiede all'amministrazione centrale che venga fatta chiarezza sulla possibilità, per questi docenti, di poter presentare domanda di assegnazione provvisoria nelle rispettive province di residenza o se, al contrario, saranno costretti a restare bloccati per il prossimo triennio nell'ambito di titolarità.