L'ultima discriminazione in un ambiente scolastico viene riportata dal quotidiano "La Repubblica" che pubblica, in data 27 marzo 2016, la lettera di una madre di due bambini di trentaquattro mesi, iscritti ad un istituto privato parificato e cattolico. In occasione dello spettacolo organizzatodalla scuolaper la festa del papà, tra l'altro anticipata di due giorni rispetto alla festività in calendario, la mamma ha accompagnato i due bambini per sostituire il padre, impossibilitato a presentarsi per motivi di lavoro e distante dalla città dove si svolgeva lo spettacolo.
La donna, che si firma nella lettera con nome e cognome ed è originaria di Tivoli, è stata immediatamente allontanata dalla scuoladalla direzione. La motivazione che le è stata data è che sarebbero stati accettati solo sostituti di 'genere maschile'.
Festa del papà, nonsonoammesse le mamme
Dunque, avrebbero potuto accompagnare i figli, uno zio o un nonno. Peraltro, secondo la direttrice, scriveancorala lettrice del quotidiano nella sua lettera, la presenza della madre avrebbe potuto cagionare un trauma ai due bambini. L'alternativa, si intuisce dalle parole della mamma, sarebbe stata quella di far partecipare i bambini alla festa senza alcun adulto ad accompagnarli con il risultato che i due bambini si sarebbero ritrovatisoli, mentre tutti gli altri bambini avrebbero avuto accanto qualche familiare.
La situazione di estremo imbarazzo è stata notata dagli altri presenti allo spettacolo che hanno preso le difese della donna. Infatti, una delegazione di papà ha fatto presente alla direzione che la donna, per volere dei presenti, sarebbe dovuta restare in sala e partecipare ai festeggiamenti.
La letteradella scrivente si conclude con una riflessione sulle molteplici situazioni familiari che non sono contemplate da un sistema scolastico così rigido. Se i bambini fossero stati orfani di padre quale decisione sarebbe stata presa dalla direttrice? O, ancora, se la stessa donna fosse stata una ragazza madre? In questi ed altri casi, i bambini avrebbero dovuto partecipare allo spettacolonella speranza che qualche familiare potesse arrivare?