Le ultime novità sulla riforma pensioni al 7 aprile giungono dalle ultime dichiarazioni di Zanetti che intervistato a margine della Conferenza per la Giornata nazionale Confcommercio - imprese per l'Italia tenutasi nella sede della Confcommercio di Roma - ha parlato del bonus di 80 euro ipotizzato da Renzi per aumentare le Pensioni minime edella flessibilità in uscita definendole misure auspicabili, ma non prioritarie per il Paese. Eccovi in dettaglio quanto emerso nel corso dell'intervista e quali sono per il viceministro dell'economia le vere priorità che il Governo dovrebbe porsi per evitare di cadere in un "esasperato populismo, che è presente sia all’opposizione che tra i banchi del Governo".
Riforma pensioni, Zanetti: solo dopo riduzione fiscale
Aumentare le pensioni minime, ha detto Zanetti nel corso dell'intervista, è certamente uno dei desideri di questo Governo, così come lo è sempre stato dei Governi precedenti. La ragione è semplice, ha puntualizzato il viceministro dell'economia,perchéoggettivamente, le pensioni in Italia purtroppo alte non sono. Ma nonostante ciò è necessario, ha continuato, darsi delle priorità per evitare populismo inutile.Per prima cosa bisogna confermare la riduzione fiscale per chi lavora e produce, poi èdoveroso scongiurare le solite clausole di salvaguardia che pesano sul Paese, e solo poi si può pensare allaquestione concernente le pensioni. Anche qui però, ha precisato Zanetti, è necessario porsi delle priorità: primadevono venirecoloro che sono rimasti senza reddito, ossia attualmente non hanno né una pensione né un lavoro, poi certo si può iniziare a pensare a quanti vorrebbero uscire dal mercato del lavoro primacon l'uscita anticipata, fa intendere,e quanti la vorrebbero un po' più alta.
Chiarissimo dunque il messaggio lanciato da Zanetti: Al momento una riforma delle pensioni intesa come aumento delle pensioni minime e maggiore flessibilità in uscita non dovrebbero essere le priorità del Governo. Altri, a suo avviso,i temi spinosi da rivedere, e se mai vi fossero risorse per il comparto previdenziale, in prima linea vi sarebbero senza dubbio quanti non hanno un lavoro. Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Zanetti, concordate o meno con il suo pensiero?