Sulla riforma Pensioni non mollano la presa sul Governo Renzi sindacati e lavoratori oggi di nuovo in piazza a Roma per sollecitare nuove forme di flessibilità in uscita per l'accesso ai prepensionamenti e soluzioni definitive per esodati e lavoratori precoci, i primi rimasti senza lavoro e senza pensioni con la legge Fornero, i secondi bloccati ancora al lavoro nonostante oltre 40 anni di lavoro.

Ugl: urgente riformare legge Fornero, ha inghiottito intere generazioni

A questi si aggiungono le lavoratrici che chiedono con forza la proroga dell'Opzione donne per la pensione anticipata con il calcolo contributivo dell'assegno previdenziale e i tanti lavoratori, in particolare quelli sottoposti a lavori usuranti ma non solo, che reclamano nuove forme di flessibilità per accedere al prepensionamento prima dei 66 anni e 7 mesi previsti dalla riforma pensioni Fornero che nello stesso tempo creerebbero nuove possibilità occupazionali per le giovani generazioni. Oltre a Cgil, Cisl, Uil in piazza a protestare davanti al ministero dell'Economia anche l'Ugl e diversi comitati rappresentanti di diverse categorie di lavoratori.

"Gli esodati e i precoci - ha dichiarato oggi il segretario confederale dell'Ugl, Ornella Petillo - non mollano. Continuano a fare battaglia - ha aggiunto la dirigente sindacale nel corso della manifestazione davanti al Mef - per la tutela dei loro diritti. Noi dell'Ugl siamo - ha sottolineato la Petillo secondo quanto riferisce l'agenzia Dire - insieme a loro con forza le loro richieste".

I sindacati chiedono soluzione definitiva per gli esodati e per i precoci

Le organizzazioni sindacali chiedono con forza all'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi di approvare l'ottava salvaguardia per gli esodati, trovare la formula adatta per l'uscita dei lavoratori precoci con 40 anni di contributi, dare il via al tavolo tecnico di confronto sulla riforma pensioni nel suo complesso, con particolare riferimento, ovviamente, al capitolo più scottante, ovvero quello della flessibilità in uscita che si rende necessaria per far fronte ai requisiti anagrafici molto alti richiesti dalla legge Fornero per l'accesso al trattamento previdenziale.

"Continueremo a lottare", ha ribadito oggi Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, nel suo intervento alla manifestazione unitaria dei sindacati davanti al Mef alla quale ha partecipato anche il parlamentare della minoranza del Partito democratico, Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, primo firmatario di diverse proposte di legge per la pensione anticipata. In piazza con Lamonica anche i segretari confederali della Uil e della Cisl, rispettivamente Domenico Proietti e Maurizio Petriccioli. "Con la legge Fornero - ha sottolineato Vera Lamonica secondo quanto riporta l'Adnkronos - abbiamo dato 30miliardi l'anno allo Stato. Vogliono - ha aggiunto - anche gli spiccioli?".