Alla fine, l'elefante ha partorito il topolino. La firma sulla revisione dei comparti del pubblico impiego è arrivata la scorsa notte. L'Aran, l'agenzia governativa che si occupa dei negoziati per il rinnovo del contratto degli statali, ha siglato l'accordo con i sindacati. I comparti, da undici, si ridurranno a quattro: Funzioni centrali, Funzioni locali, Sanità, Istruzione e ricerca. Proprio il comparto riguardante la Scuola sarà quello più 'numeroso' con oltre un milione e cento mila dipendenti e 7.700 dirigenti. Ora che le categorie si sono ridotte a quattro, è tempo di pensare ai rinnovi contrattuali, bloccati ormai dal 2010.

Di fronte al commento entusiastico del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che ha parlato di semplificazione e innovazione, i sindacati hanno alzato subito la voce, affermando che ora non ci sono più alibi per il governo.

Ultime news scuola, mercoledì 6 aprile: firma sull'accordo nuovi comparti PA

In effetti, la sensazione è che il dicastero di Palazzo Vidoni abbia voglia di incominciare il dialogo: il ministro Madia, infatti, avrebbe intenzione di parlare con i sindacati di contratto (e non solo di quello) in un vertice che si dovrebbe tenere entro la fine del mese di aprile.

Non solo rinnovo di contratto ma anche riscrittura delle regole comportamentali del pubblico impiego, un nuovo Testo Unico che abbia come fondamenta la riforma PA: il ministro Madia vorrebbe chiudere già entro la prossima estate ed è per questo che il confronto con i sindacati dev'essere immediato.

Sindacati: 'Ora il governo non ha più alibi per il rinnovo del contratto'

Sul fronte del rinnovo del contratto economico, dovrebbero arrivare, finalmente, delle importanti novità, come riportato sull'edizione odierna del quotidiano 'Il Mattino': Cgil, Cisl e Uil hanno già messo in chiaro che i 300 milioni stanziati con la Legge di Stabilità non sono affatto sufficienti ed ecco perchè Camusso, Barbagallo e Furlan faranno pressing affinchè nel nuovo Def, il documento di economia e finanza, si possano fare ulteriori sforzi in termini di risorse economiche.

Resta da vedere anche come verranno distribuiti i fondi. Se cioè si insisterà con la legge Brunetta della divisione degli statali in fasce di merito oppure se verranno attuate nuove soluzioni. Intanto il presidente dell'Aran, Giuseppe Gasparini, ha parlato di 'grosso passo avanti' verso lo sblocco dei contratti.