E' ora di cominciare ad agire e dalle parole si passa finalmente ai fatti. Nel prossimo weekend, infatti, si partirà con la raccolta firme in tutta Italia a sostegno dei quattro quesiti referendari proposti dai Comitati referendum sociali per l'abrogazione di parti critiche della legge 107, altrimenti conosciuta come Riforma Buona Scuola

Ultime news scuola, venerdì 8 aprile 2016: via alla raccolta firme per il referendum contro legge 107

A tal proposito, verranno allestiti centinaia di postazioni in tutta Italia dove si potrà apporre la propria firma non solo per i quesiti riguardanti la scuola ma anche per gli inceneritori, le trivelle, oltre alla privatizzazione dei servizi pubblici secondo quanto contenuto nell'apposito decreto del ministro Marianna Madia.

Si comincia, dunque, sabato 9 e domenica 10 aprile e, naturalmente, il Coordinamento nazionale dei referendum sociali si aspetta un'ampia affluenza ai banchetti che verranno predisposti in numerose piazze italiane. A questo proposito, il comunicato stampa, diffuso nelle ultime ore, rende nota l'organizzazione di una conferenza stampa, indetta dai Comitati promotori dei referendum a Roma, in Via del Corso, all'altezza di Largo Goldoni: la presentazione dell'iniziativa è prevista alle ore 11.

Referendum abrogativo contro la Buona Scuola: quattro i quesiti proposti 

Sempre nel comunicato, vengono specificati gli obiettivi della campagna referendaria come quello riguardante il diritto universale all'istruzione, minacciato dalla volontà del governo di instaurare il principio della competizione oltre a quello della privatizzazione; si vuole, inoltre, sensibilizzare l'opinione pubblica verso la difesa dell'ambiente da chi, invece, lo considera solamente come una risorsa da sfruttare per trarne propri vantaggi economici.

Strettamente collegato alla questione ambiente anche il discorso inerente la salute dei cittadini, messa seriamente a rischio dagli effetti devastanti degli inceneritori.

Ricordiamo che i quattro quesiti che riguarderanno da vicino la scuola sono quelli inerenti lo 'School Bonus' (ovvero il benefit concesso alle scuole paritarie), l'alternanza scuola-lavoro, la valutazione del merito dei docenti e i 'poteri' del dirigente scolastico, ovvero la chiamata diretta degli insegnanti.