Sono giornate molto convulse per quanto riguarda i dibattiti sula tema della riforma pensioni 2016/2017: si segnalano innumerevoli interventi che riguardano soprattutto il sistema dell'APE che il governo Renzi vorrebbe inserire all'interno della legge di stabilità 2017. Lo stesso premier è stato ospite di Porta a Porta e ha chiarito alcuni meccanismi riguardanti le penalizzazioni e ha invitato i sindacati a sedersi al tavolo delle trattative. Nel frattempo, sono giunte diverse critiche: Maurizio Landini della Fiom ha sottolineato come si tratti di un meccanismo di privatizzazione molto pericoloso per la tenuta della stabilità sociale e del welfare state, mentre il ministro Giuliano Poletti ha rilanciato la proposta degli 80 euro per le Pensioni minime.

Un importante intervento è giunto anche da parte di Tito Boeri che ha sottolineato come la legge sulle unioni civili non abbia un grande impatto sulla spesa per la reversibilità: le polemiche su questo punto andrebbero dissipate.

Un privatizzazione del sistema? Novità riforma pensioni 2016/2017 oggi 13 maggio

Cosa si nasconderebbe dietro la proposta di riforma pensioni 2016/2017 del governo Renzi? Secondo Maurizio Landini, l'APE, cioè il prestito pensionistico, rappresenta una prima forma di privatizzazione del sistema: si sottolinea, insomma, come la previdenza, che rappresenta il meccanismo fondamentale di ogni welfare state, rischi di diventare un rapporto di diritto privato tra il cittadino e istituzioni private come banche e assicurazioni.

Sulla stessa scia si posiziona anche Simonetti della Lega Nord, il quale ricorda che la spesa a carattere previdenziale dovrebbe essere a carico dello Stato e non delle aziende o dei lavoratori vicini alla pensione. Landini, comunque, nel suo intervento al programma La Gabbia, ha ribadito come la mobilitazione dei sindacati dei pensionati riprenderà presto, perché non sembrano esserci le condizioni di fondo per un accordo.

Le parole di Renzi, il bonus di 80 euro e le novità riforma pensioni oggi 13 maggio

Da parte dell'esecutivo, giungono alcuni interventi piuttosto importanti su alcune questioni riguardanti la riforma pensioni 2016/2017 e il nodo del bonus di 80 euro. Matteo Renzi, ospite a Porta a Porta, ha parlato di quello che rappresenta il nodo più complesso dell'intera manovra dell'APE e cioè la questione delle penalizzazioni: il meccanismo dice chiaramente che se si vuole andare in pensione prima si deve subire un piccolo taglio all'assegno, e se si è in una condizione di difficoltà economica questo può essere anche solo dell'1% ma se l'assegno è abbastanza alto può arrivare anche al 4%.

Le polemiche riguardano il fatto che non sono ancora chiarite le fasce di reddito e quale sia il reale 'progetto'. Nel frattempo, Giuliano Poletti rilancia il bonus da 80 euro per le pensioni minime: intervistato dal Tg4 ha ribadito come il governo Renzi stia predisponendo le risorse economiche e finanziarie affinché questo strumento di sostegno al reddito minimo possa divenire realtà già a partire dal 2017. Per aggiornamenti su APE, dibattiti e bonus, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.