Si va verso una soluzione del blocco dei contratti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che dura, ormai, da 7 anni. Il Messaggero di oggi, infatti, scrive che il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, sarebbe intenzionata ad intavolare la trattativa con i sindacati per l'aumento degli stipendi degli statali. Non di tutti, ma solo di coloro che percepiscono buste paga più modeste e che hanno pagato maggiormente gli anni della crisi economica.
Aumento stipendi statali: a chi andrà?
Sono trecento i milioni di euro che il Governo Renzi ha stanziato per il 2016 nella legge di Stabilitànel capitolo dei premi da assegnare ai dipendenti del pubblico impiego.
Pochi soldi, secondo il sindacato, che non verranno distribuiti "a pioggia" tra gli oltre tre milioni di statali, ma solo a determinate categorie.Infatti, un aumento per tutti equivarrebbe ad assegnare circa 10 euro in più in busta paga.L'operazione che verrà fatta, invece, ha le sembianze degli aumenti attuati con i bonus da80 euro, anche se ad oggi non è stata ancora definita una soglia di reddito al di sotto della quale prevederegli aumenti. Tale soglia sarà fissata, con ogni probabilità, dalla trattativa che l'Aran, l'agenzia deputata alla contrattazione, fisserà con i sindacati. Questi ultimi, in ogni modo, hanno sempre ritenuto insufficienti le risorse stanziate dal Governo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Riforma Madia: come saranno assegnati i premi
Di certo, per l'assegnazione del bonus sullo stipendio, sarà rispolverato il vecchio principio fissato dalla riforma Brunetta, rimasta nel cassetto dal 2009. Aumenti non a pioggia, non per tutti, ma distribuiti secondo criteri meritocratici. Che prevederanno l'assegnazione della metà di quanto stanziato dal Governo per gli aumenti, 150 milioni di euro, ad un quarto dei dipendenti, quelli ritenuti più bravi.
I restanti 150 milioni, invece, andrebbero assegnati al 50 per cento dei dipendenti: rimarrebbe fuori solo un quarto degli statali, quelli giudicati meno produttivi.
Pubblico impiego: quando sarà attuata la riforma?
Per quanto riguarda i tempi, l'assegnazione del bonus ai dipendenti dovrebbe rientrare nel Testo unico con il quale si sta riformando tutto il settore del pubblico impiego, con la riordinazione dei comparti statali in solo quattro settori e la scomparsa o l'accorpamento dei sindacati più piccoli, quelli che non raggiungono il 5 per cento degli iscritti.
Pertanto, la riforma prenderà corpo in maniera definitiva con il termine dell'estate, ma prima di arrivare all'approvazione occorrerà verificare come valuteranno le proposte che si stanno studiando a Palazzo Chigii sindacati.