"Una straordinaria manifestazione partecipata e combattiva", così il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, ha commentato l'iniziativa dei sindacati oggi (19 maggio) scesi in piazza a Roma per sollecitare al Governo Renzi le modifiche alla riforma Pensioni di Monti e Fornero. Il parlamentare del Partito democratico, insieme ad altri colleghi deputati e senatori non solo della minoranza, ha partecipato alla manifestazione indetta dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che sono pronti al confronto con l'esecutivo fissato per il 24 maggio ma che nello stesso tempo si dicono pronti anche a proclamare lo sciopero generale se non dovessero arrivare risposte concrete e soddisfacenti sulla flessibilità in uscita nell'ambito della riforma pensioni Renzi-Poletti.

Pensioni, Damiano in piazza con i sindacati per le modifiche alla riforma Fornero

Cesare Damiano si ritiene intanto soddisfatto del fatto che il capitolo delle pensioni sia entrato nell'agenda politica e del governo "grazie - ha sottolineato l'ex ministro del Lavoro - all'azione sociale ed a quella parlamentare". Il deputato del Pd, primo firmatario di diversi disegni di legge per l'accesso alla pensione anticipata con leggere penalizzazioni, considera "positivo il fatto - ha affermato oggi in una nota stampa a margine della manifestazione a Roma - che il Governo abbia deciso di incontrare i sindacati". Adesso, ha spiegato l'ex sindacalista della Cgil, l'auspicio della minoranza dem è che l'esecutivo apra il confronto "rapidamente anche - ha sottolineato - con il Parlamento".

Oltre alla flessibilità per la pensione anticipata sollecitato l'aumento delle minime

Diversi sono i temi legati alla questione previdenziale messi sul tavolo della discussione e ricordati oggi da Damiano: oltre alla flessibilità in uscita per l'accesso ai prepensionamenti, anche l'aumento delle pensioni medio-basse passando per le situazioni specifiche come quelle degli esodati, dei lavoratori precoci che chiedono la quota 41 e le lavoratrici che chiedono la proroga fino al 2018 dell'opzione donne.

Escluso, anche grazie all'azione della minoranza dem, il possibile taglio alle pensioni di reversibilità. "Il problema della reversibilità - ha detto Damiano replicando oggi al parlamentare del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio - è già stato risolto: non verrà toccata".