Le ultime novità sul fronte riforma pensioni e flessibilità in uscita giungono da Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati,che scrive un lungo post sulla sua pagina ufficiale Facebook in cui si dice soddisfatto per il 'clamore' mediatico che l'argomento Pensioni sta suscitando nell'ultimo periodo. Il fatto che ogni giorno vi siano sempre più interviste ed esponenti politici che affrontino il tema della flessibilità in uscita dal mondo del lavoro è certamente un "successo", dice Damiano. Visto che noi, aggiunge,è dal lontano 2003 cheincalziamo il Governo Renzicon la proposta di Legge 857.

Il problemaperò, precisa, è che dal silenzio iniziale sull'argomento oggi vi è addirittura un eccesso di annunci e questo può risultare dannoso per i cittadini. Le aspettative sul fronteriforma pensioni stanno crescendo ogni giorno di più, e le soluzioni non devono essere solo annunci 'vuoti',ma devono risultare ponderate e fattibili. Vediamo i dettagli del post inserito sui social, ieri sera dall'onorevole Cesare Damiano.

Riforma Pensioni 2016, novità Damiano: 'Sulla flessibilità in uscita un eccesso di annunci'

Bisogna prestare attenzione ai troppi annunci sul fronte pensionistico, precisa Damiano, perché le attese tra i lavoratori stanno crescendo e l'efficacia o meno delle soluzioni proposte, puntualizza,"orienterà le scelte politiche ed elettorali di milioni di cittadini".

E' certamente apprezzabile lo sforzo che l'esecutivo Renzi sta facendo, aggiunge, provando a ragionare su misure atte a modificare la Riforma Fornero al fine di concedere una maggiore flessibilità in uscita. Ma il Governo non può, dice l'onorevole, non tenere conto delle proposte già esistenti, quelle del Parlamento e dei sindacati.

Siamo contrari, dice fermamente nel post, ad un prestito pagato dalle banche, vogliamo, invece,unl'anticipo di una pensione, che seppur penalizzata venga erogata dall'Inps.

Pensioni future dei giovani: occorrono modifiche imminenti

L'odiernomeccanismo previdenziale non può essere un tabù immodificabile, dice Damiano facendo riferimento alle pensionifuture che percepiranno i giovani d'oggi.

Chi ha iniziato a lavorare dal 1996, si sa, avrà una pensione che sibaserà unicamente sui contributi versati. Bisogna, dunque, aggiunge, rimuovere il vincolo legato alla somma dell'aspettativa di vita, altrimenti, precisa in conclusione del suo post: "l'età diventerà automaticamente, in base alla legge del Governo Monti, di 70 anni. Un vero disastro sociale da correggere!".

Voi cosa ne pensate delle parole del Presidente della Commissione Lavoro?