I sindacati restano in attesa di incontrare il Governo per aprireun tavolo sulla flessibilità in uscita, dopo che il Premier Matteo Renzi ha avanzato l'ipotesi di avviare nuove opzioni di prepensionamentoentro la fine dell'anno in corso. "Al di là dell'annuncio, non è seguita alcuna convocazione formale. Non c'è l'apertura effettiva di un confronto di cui c'è, invece straordinario bisogno" spiega la Segretaria Generaledella Cgil Susanna Camusso, evidenziando che una discussione con le parti sociali "non possa essere rinviata a quando si scriverà la legge di stabilità".

La Cgil si dichiara pertanto pronta a proseguire la mobilitazione "per spingere il Governo ad affrontare in maniera concreta e generale il problema delle Pensioni in Italia" spiega Nicola Allegretti, Segretario Generale Spi in Basilicata, sottolineando che gli interventi da compiere sono ancora molti: "dalla modifica della riforma Fornero alla flessibilità in uscita del sistema pensionistico, fino alle garanzie previdenziali delle giovani generazioni".

Pensioni flessibili, i dubbi della Uilsull'Ape

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Uil, che lancia l'allarme in merito alla proposta di riavviare il turn over tramite l'Ape, ovvero l'istituzione di un mercato dei prestiti pensionistici. "Dai calcoli effettuati, abbiamo evidenziato che il prestito pensionistico è molto oneroso per il lavoratore" spiega Proietti, che lancia l'allarmesulle criticità più importati e prepara un dossiersugli effetti che potrebbe avere la flessibilità in uscita dal lavoro legata al prestito pensionistico.

Nello studio redatto dal servizio per le politiche previdenziali del sindacato, si spiega che "tale prestito dovrebbe essere garantito dallo Stato, ma dovrà essere pagato dal lavoratore con una rata applicata sulla pensione".

Il rischio è quindi quello di trovarsi con la perdita netta di almeno una mensilità per ogni anno di pensione, mentre ancora non è chiaro quale sarà il ruolo dello Stato e delle banche, oppure chi si dovrà accollare il pagamento degli interessi sul prestito previdenziale.

Riforma pensioni: proseguono i preparativi per il 19 maggio 2016

Nel frattempo proseguono i preparativi dei sindacati per la nuova manifestazione di piazza fissata al prossimo 19 maggio, attraverso una manifestazione unitaria organizzata da tutte le principali sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil). "Bisogna cambiare la legge sulle pensioni" spiega il Segretario Cisl Annamaria Furlan, ricordando come sia "difficile fare innovazione nelle imprese con tanti ultrasessantenni nei posti di lavoro". Per la sindacalista un ripensamento della legge Fornero deve essere visto come la priorità non solo per i lavoratori giovani e anziani, ma anche per le stesse imprese. "Il tema della flessibilità in uscita insieme alla staffetta generazionale significa riformare la previdenza nel nostro Paese rispettando i lavoratori e le lavoratrici, ma guardando anche ai tanti giovani disoccupati che abbiamo nel Paese" ha concluso Furlan.

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