Il ministro Poletti ha convocato i sindacati nella giornata del 24 maggio per discutere della questione riguardante la riforma pensioni 2016/2017: questa 'convocazione', dopo gli annunci protrattisi nel tempo, ha incontrato il favore delle associazioni sindacali, le quali, però, hanno deciso di non rinviare lo sciopero, data la situazione che, nel mondo del lavoro e della previdenza, si è andato creando negli ultimi mesi. In realtà, però, il ministro è stato molto chiaro e ha posto immediatamente dei 'paletti' piuttosto consistenti: la domanda che si pongono i sindacati riguarda le possibilità di manovra e, in parole semplici, quanto sia 'sincera' questa apertura.

Nel frattempo, proseguono le proteste di alcune categorie 'dimenticate' dalla proposta APE: si tratta dei precoci che chiedono la Quota 41 (le cui istanze dovrebbero essere portate avanti proprio dai sindacati confederali durante l'incontro con il governo), degli esodati che chiedono l'ottava salvaguardia e delle donne che chiedono la trasformazione in provvedimento strutturale (o, perlomeno, la proroga dell'Opzione contributiva).

I 'paletti' del governo Renzi: ultime novità riforma pensioni oggi 18 maggio

La convocazione ai sindacati è stata fissata per la giornata di martedì 24 maggio: ad essere presenti saranno il ministro Poletti e il sottosegretario (bocconiano nonché considerato 'renziano di ferro') Tommaso Nannicini, colui che ha annunciato la proposta di riforma Pensioni 2016/2017 chiamata 'APE'.

Secondo quanto riporta l'Ansa, la linea del governo dovrebbe essere piuttosto chiara e i paletti della discussione ben definiti: innanzitutto, si dovrebbe chiarire come gli interventi per il 2017 saranno assolutamente limitati perché resta la necessità di tenere in ordine i conti pubblici; in secondo luogo, si dovrebbe portare avanti la 'teoria' di Poletti, secondo la quale l'intervento strutturale potrebbe arrivare nel prossimo trienni e avrà al centro una 'differenziazione' delle situazioni dei richiedenti; infine, si dovrebbe prediligere il prepensionamento dei disoccupati 'anziani' (ma la penalizzazione dovrebbe comunque esserci, seppur leggermente ridotta) rispetto a chi semplicemente vorrebbe andare in pensione prima per una scelta che prescinde dalla sua situazione lavorativa.

Precoci ed esodati dimenticati? Ultime novità riforma pensioni oggi 18 maggio

I margini di manovra per il confronto tra sindacati e governo sulla riforma pensioni 2016/2017 sembra essere non troppo ampio: i 'paletti' posti dall'esecutivo sembrano essere abbastanza 'decisivi'. In questo senso, si sottolinea come alcune categorie di 'pensionandi' siano stati completamente dimenticati dal dibattito: a partire da questi paletti, sembra essere difficile, infatti, che si possa arrivare ad una soluzione per gli esodati, i lavoratori precoci e le donne che aspirano alla proroga dell'Opzione contributiva.

Importante sottolineare, comunque, come queste categorie siano appoggiate anche dai sindacati e da Cesare Damiano, i quali sembrano promettere di spendere il proprio peso politico per le loro vertenze. Al momento, comunque, occorre attendere la giornata del 24 maggio per capire fino in fondo quale sarà l'apertura del governo Renzi verso tutte le situazioni 'limite' che riguardano la previdenza italiana. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.