Sul tema della riforma previdenziale, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera torna a richiamare la politica verso le proprie responsabilità: "abbiamo sollevato il problema della flessibilità delle Pensioni per primi" ricorda l'esponente democratico, facendo riferimento alla bozza di legge numero 857 depositata in Parlamento nel 2013 a firma e co-firmata con l'On. Gnecchi. "Adesso siamo soddisfatti perché questo argomento è finalmente entrato tra le priorità dell'agenda politica del Governo". Il Parlamentare ricorda come le attese dei lavoratori siano molto elevate, motivo per il quale ora bisogna lavorare per evitare di deluderle.

Non mancapoi un richiamo alle recenti dichiarazioni del Ministro del lavoro Giuliano Poletti, in merito alla ricerca di soluzioni di penalità diversificate sulla storia del lavoratore all'interno della nuova proposta di anticipo pensionistico (APE), al fine di trovare"una soluzione sostenibile ed equa". L'On. Damiano ha già spiegatodi essere contrario all'idea di un prestito pensionistico, perché ritiene che l'anticipo debba restare legato all'Inps.

Pensioni flessibili 2016: nuovo richiamo alla quota 97 e sui 41 anni di versamenti per i precoci

Stante la situazione, l'approccio all'avvio dellaflessibilità previdenziale di Governo e Parlamento sembra ancora molto distante, anche se non mancano gli spunti di mediazione.

"Vogliamo fissare alcuni punti richiamando la nostra proposta di flessibilità delle pensioni" ricorda Il Presidente della Commissione lavoro, riferendosialla pensione anticipata con la Quota 97. Per quanto riguarda invece l'applicazione della penalizzazione, questa "può anche essere articolata per fasce di reddito, ma deve restare mediamente non superiore al 2%".

Anche sull'ampiezza della platea dei potenziali destinatari il Parlamentare insiste su di un'apertura a 4 anni dalla quiescenza anziché i 3 anni previsti con l'Ape, mentre per i lavoratori precoci si ricorda la linea rossa dei 41 anni di versamenti senza l'applicazione di ulteriori penalizzazioni.

Riforma pensioni: confermata la flessibilità 2016, ora si entra nel merito della discussione

Archiviata la conferma dell'arrivo di una misura di flessibilità entro la fine del 2016, si apre ora il dibattito su quale sia il metodo migliore da seguire per centrare il duplice obiettivo di garantire un adeguato sostegno di welfare ai pensionandi e di consolidare la tenuta dei conti. Il Governo sembra deciso a puntare sull'Ape, ma le prime critiche non arrivano esclusivamentedalla Camera. Anche le principali sigle sindacali si sono dette perplesse, a partire dal Segretaria generale Cgil che spiega di aver "solo visto tanti titoli di giornali" fino all'ufficio studi sulle politiche previdenziali della Uil, che lancia l'allarme sul costo della misura per i lavoratori.Per ilsindacalistaProietti iltaglio alla pensione potrebbe arrivare a toccare il 12% della mensilità, tanto che chiede di evitare gli errori del passato per trovare una soluzione utile".

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