Nei giorni scorsi, vi abbiamo ampiamente riferito in merito alla particolare severità delle commissioni esaminatrici nella correzione delle prove scritte del concorso docenti 2016: in diverse classi di concorso è stato ammesso agli orali un numero di candidati addirittura inferiore al numero di posti messi a disposizione.

Concorso, docente madrelingua spagnola non ammessa agli orali della cdc AD05

La lettera indirizzata al sito Orizzonte Scuola, firmata da Alessandro Levizzari, fa ulteriormente riflettere sui metri di giudizio applicati dalle commissioni esaminatrici.

La moglie dello scrivente, madrelingua spagnola, con alle spalle anni di insegnamento in Italia e all'estero, due lauree e un TFA ottenuto lo scorso anno, non è stata ammessa all'orale della classe di concorso AD05, spagnolo.

Il signor Levizzari non si sofferma, però, sull'ingiustizia subìta dalla moglie, preferendo ampliare il discorso in merito al vero e proprio intento persecutorio messo in atto dal governo nei confronti del precariato della scuola pubblica italiana.

A questo proposito cita l'esempio del concorso per la suddetta cdc, dove in Piemonte si avranno soltanto 32 insegnanti ammessi alla prova orale con 44 posti disponibili: una situazione 'tipica' che ritroviamo in molte altre classi di concorso e in molte regioni d'Italia.

Buona Scuola Renzi-Giannini ha cancellato qualsiasi possibilità di votare PD

Alessandro Levizzari sottolinea come il governo, con la sua testardaggine, insista nel portare avanti un concorso che, alla fine, vedrà pochi, pochissimi vincitori e che penalizzerà e umilierà ancora di più i docenti già abilitati che dovranno continuare a confidare in qualche supplenza sparsa qua e là.

Nella lettera, il signor Levizzari ricorda il suo passato come attivista e militante per la Sinistra nella provincia di Torino: ricordi che fanno male pensando alla condotta politica dell'attuale Partito Democratico, 'che di democratico non ha più nulla'.

Il concorso docenti non produrrà alcun risultato per il signor Levizzari se non quello di cancellare ogni possibilità di poter votare ancora per il partito di Matteo Renzi: un'opinione evidentemente condivisa dalla stragrande maggioranza dei docenti precari.