Ormai è una cosa che si ripete ogni anno e da diversi anni, cioè la quattordicesima mensilità per i pensionati. Il prossimo 1° luglio molti pensionati troveranno la mensilità aggiuntiva, cioè insieme alla pensione di luglio si vedranno elargita anche la quattordicesima. Questo mese aggiuntivo però non spetta a tutti, ma solo a pensionati in determinate condizioni reddituali e di anagrafica. Vediamo quindi di capire il meccanismo utilizzato dall’INPS e tutte le particolarità di questo istituto.

Quattordicesima erogata, ma in via provvisoria

A chi spetta la quattordicesima?

La mensilità aggiuntiva che da venerdì prossimo molti pensionati troveranno quando andranno ad incassare la pensione è erogata a pensionati con almeno 64 anni compiuti. Per coloro che li compiono ad anno in corso, cioè in questo 2016, la stessa verrà erogata in maniera rapportata ai mesi in cui si hanno i 64 anni. Quindi per i nati a febbraio per esempio, si otterrà una quattordicesima di 11 mesi.

Per coloro che compiono gli anni dopo il 1° luglio, la quattordicesima sarà erogata a dicembre, insieme alla tredicesima. Oltre che l’età anagrafica, altri fattori necessari sono il reddito del pensionato e la sua storia lavorativa, ossia i contributi versati.

I redditi di riferimento sono la totalità di quelli posseduti dal pensionato, quindi quelli validi ai fini IRPEF, quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte.

Fuori da questi solo i redditi della casa di abitazione, gli eventuali assegni familiari, indennità di accompagnamento e erogazioni come il TFR. L’INPS eroga la quattordicesima prendendo a riferimento i redditi del pensionato ma in maniera diversa per chi la ha già percepita o per chi si trova al primo anno in cui gli spetterebbe. Per i vecchi pensionati i redditi che l’INPS controlla sono quelli presenti adesso nel CCP, il Casellario Centrale Pensionati, quindi quelli relativi all’anno di imposta precedente, il 2015. Redditi già certi che rendono l’erogazione definitiva. Diverso il discorso di chi si appresta a percepire la prima quattordicesima quest’anno. Per questi, non essendoci coincidenza temporale tra le dichiarazioni reddituali e l’erogazione di luglio (il 730 ed il Mod.

Unico sono in piena campagna), i redditi sono quelli del 2016, cioè dell’anno in corso, molti dei quali non certi, presunti. Per questo i controlli e la verifica dell’INPS fa si che la quattordicesima venga comunque erogata, ma in maniera provvisoria, suscettibile di variazione a redditi accertati.

Importo della mensilità aggiuntiva

Chiariti i requisiti anagrafici e reddituali, l’ultimo tassello per completare il quadro su cosa serva per percepire la quattordicesima è quello contributivo. Questo però più che essere un requisito per l’accesso, determina l’importo della mensilità aggiuntiva. Per chi ha versato nella sua storia lavorativa 15 anni di contributi, l’importo della mensilità sarà di 336 euro se il suo reddito è entro i 9.786,86 euro.

Oltre questa soglia ed entro 10.122,86 euro (soglia massima oltre il quale niente quattordicesima), la corresponsione sarà parziale, data dalla differenza tra la soglia massima ed il proprio reddito. Per soggetti invece con background lavorativo maggiore, fino a 25 anni di contributi, la quattordicesima è di 420 euro e sale ancora a 504 euro per contributi ancora superiori. Da ricordare che per i pensionati da lavoro autonomo, le soglie contributive salgono di 3 anni.