Le ultime news di oggi 28 giugno sulla riforma Pensioni 2016/2017 hanno al proprio centro gli interventi di coloro che vorrebbero cambiare la legge Fornero e che stanno portando il proprio pressing costante al governo Renzi: si segnala l'intervento di Petriccioli della Cisl che ritiene che, nonostante il percorso sia difficile, i sindacati devono impegnarsi per riuscire a 'strappare' le condizioni migliori per i pensionandi. Cesare Damiano, intanto, ha sottolineato come il governo Renzi e il premier in persona dovrebbero dare una 'sterzata' a sinistra se intendono ricucire lo strappo con il proprio elettorato, segnalato dalla disfatta elettorale alle amministrative.

Nel frattempo, torna a farsi sentire anche Tito Boeri, il quale ha invece posto l'attenzione su un aspetto che, al momento, non è stato toccato ancora dalla concertazione: il grave problema delle ricongiunzioni onerose che penalizzano i lavoratori che, nella propria vita, hanno avuto una carriera flessibile e discontinua. Infine, si segnala il vero e proprio scandalo della situazione femminile in Italia, dove, in media, le pensioni delle donne sono più basse del 36% di quelle degli uomini.

Sindacati e Damiano: il pressing e le news sulla riforma pensioni oggi 28 giugno

Oggi 28 giugno si terrà il nuovo incontro tra sindacati e governo sul nodo della riforma pensioni: le ultime news raccontano come l'esecutivo stia svelando molto lentamente le proprie carte e come l'unica novità di rilievo sia il fatto che Giuliano Poletti abbia annunciato che l'APE sarà anche per lavoratori autonomi e del settore pubblico.

Il vero nodo, comunque, sono le penalizzazioni, che al momento, stando agli studi della Uil, parlano di un tasso anche del 24% per gli assegni più alti. L'attesa è molto alta anche per capire quale possa essere il potere di contrattazione dei sindacati: la Cgil è quella che si è mostrata più 'fredda' alle proposte del governo, mentre Petriccioli della Cisl ha sottolineato come i margini di modifica siano sicuramente molto limitati e quindi la concertazione non potrà essere che molto difficile.

Sullo sfondo incombe anche la Brexit che potrebbe portare a calcoli a ribasso per quanto riguarda il rapporto deficit/PIL e quindi a uno 'stop' sulla riforma delle pensioni. Cesare Damiano, intanto, continua a evocare una svolta di sinistra per il premier Matteo Renzi: il referendum di ottobre potrebbe sancire la sconfitta definitiva del sui progetto politico.

Lo scandalo delle donne: news riforma pensioni oggi 28 giugno

Grazie a un articolo pubblicato su La Stampa si pone l'attenzione su un aspetto non secondario e che non è oggetto di dibattito all'interno degli incontri sulla riforma pensioni 2016/2017: si tratta della situazione previdenziale delle donne. Il dato non può che essere allarmante, le donne hanno in media una pensione più bassa del 36% rispetto agli uomini e con la riforma dell'intero sistema e con il passaggio al contributivo, questa forbice rischia di allargarsi ancora di più. Le motivazioni sono quelle solite di una società in cui la parità è soltanto sulla carta: innanzitutto le donne percepiscono uno stipendio nettamente più basso rispetto a quello degli uomini (a parità di ruolo e di mansione) e successivamente si trovano ad affrontare periodi di interruzione nel versamento di contributi a causa della maternità e delle attività di cura nei confronti dei familiari.

La situazione è sicuramente allarmante e in particolare per il futuro, eppure non sembra essere all'ordine del giorno nei dibattiti che attraversano il tema pensionistico. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.