Le ultime novità sulle pensioni precoci e sulle uscite anticipate arrivano dai commenti positivi giunti dai sindacati dopo l'incontro del 14 giugno con il Governo e dai social.Roberto Occhiodoro, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ha scritto un lungo post su Facebook in cui riferisce agli iscritti del gruppo le novità sulla loro situazione e quali saranno le date dei successivi incontri Governo-sindacati. La partita, fa intendereOcchiodoro,è ancora aperta sebbene Poletti e Nannicini abbiano riproposto l'APE, assegno anticipato, con però alcune modifiche volute dai sindacati.

Anche Damiano sulla sua pagina ufficiale Facebook si è detto contento del confronto, ma continua ad esortare il Governo affinché la decisione sulla flessibilità in uscita venga presa prima del referendum. I tempi stringono e non vi sarebbe, dice convinto, poi il tempo di approvare le modifiche alla Riforma Fornero già nella prossima Legge di Stabilità. Fondamentali dunque i futuri incontri fissati per fine giugno che dovrebbero portare al raggiungimento di misure condivise. Vediamo i dettagli.

Cesare Damiano, novità: lavoro e pensioni divengano la priorità del Governo

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati ricorda al Premier che per i cittadini la madre di tutte le battaglie non é il referendum sulla Costituzione, ma Pensioni, sicurezza e lavoro sono gli argomenti cardine di loro interesse.

Il Governo ha fatto dunque bene ad aprire un confronto con le parti sociali, riconoscendo l'importanza dei seguenti argomenti, ma adesso è bene, sentenzia,che la soluzione condivisa giunga prima del referendum. Sulle pensioni, l'APE proposto dovrebbe subire differenti modifiche, sostiene.Affinché la misura sia efficace, aggiunge, ènecessario un anticipo 4 anni e non solo di 3 come propone il Governo; occorre che l’INPSresti‘l’ufficiale pagatore’ delle pensioni.

Non possono più essere tralasciate le categorie più deboli, duramente colpite dalla crisi e dalla Legge Fornero, come: idisoccupati ora senza ammortizzatori sociali, i lavoratori precoci, e gli addetti a lavori usuranti ed invalidi, per loro, conclude Damiano,le "detrazioni fiscali proposte dal Governo devono ridurre sostanzialmente a zero gli oneri finanziari legati al prestito”.

Precoci? Un capitolo a parte

Roberto Occhiodoro sintetizza il confronto avuto direttamente conCamusso e Proietti al termine dell'incontro col Governo e fa presente ai 'suoi' che il capitolo lavoratori precoci resta separato dal resto della flessibilità, lo stesso Governo, aggiunge,"ci considera un titolo a parte da trattare separatamente e con regole ancora da definire" al momento non esposte nel confronto del 14/6. Fondamentale resta il prossimo incontro del 23/6. La quota 41 potrebbe essere ancora possibile per i precoci o si cercherà al più di puntare sull'assenza di penalizzazioni per determinate categorie, come suggerito da Cesare Damiano?