"Per quanto riguarda l'anticipo pensionistico lei sa che questo tema della flessibilità, cioè consentire ai lavoratori di andare in pensione fino a quattro anni prima rispetto all'attuale tetto di 66 anni e 7 mesi, l'abbiamo inventato noi: io, l'On. Gnecchi e i miei colleghi della Commissione lavoro": lo afferma l'OnCesare Damiano, intervistatonella serata di ieri sull'APE durante la trasmissione televisiva "La Gabbia" dell'emittente televisiva La7. L'esponente democratico ha ribadito quanto già inserito nella c.d. pensione anticipata tramite Quota 97."Noi avevamo previsto una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo, quindi una pensione un pochino più bassa, ma con la possibilità di andare a partire dai 62 anni e 7 mesi, perché riteniamo che determinati lavori possano consentire di andare prima".

Diversa invece l'analisi della situazione sulla base delle ultime ipotesi tecniche messe sul tavolo della discussione dal Ministro del Lavoro Poletti e dal Sottosegretario Nannicini.

Riforma pensioni e prestito pensionistico: l'opinione dell'On. Damiano sull'APE

Proprio nella serata di ieri il Parlamentare democratico è tornato ad esprimersi sulle ultime discussioni tecniche in corso tra esecutivo e sindacati. "Adesso il Governo avanza la proposta del prestito pensionistico. Quello che dico è una cosa semplice: vedremo quali sono le soluzioni tecniche che si stanno negoziando con il sindacato". Non manca comunque un riferimento alla necessità di distinguere tra le diverse carriere vissute dai lavoratori: "ci sono categorie deboli, i lavoratori disoccupati di lungo periodo, i lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare a 15, 16, 17 o 18 anni, per i quali vanno previsti 41 anni di contributi per andare in pensione, coloro che fanno un lavorousurante e gli invalidi.

Per queste quattro categorie" ha ribadito l'On. Damiano, "noi dobbiamo prevedere la possibilità di un anticipo fino a 4 anni senza che queste persone debbano sopportare dei costi".

Pensioni flessibili e tavolo di confronto: cosa succederà nei prossimi mesi?

Stante la situazione, per capire come evolverà la situazione bisognerà comunque attendere i prossimi appuntamentidi confronto tra Governo e sindacati.

Interrogato sull'attività svolta dal Ministro del lavoro, il Parlamentare ha riportato che "Poletti sta facendo il suo mestiere, mi pare che il dossier sulle Pensioni lo stia trattando la Presidenza del Consiglio però io spero che si arrivi ad una soluzione". Per quanto concerne invece l'APE l'esponente della Commissione lavoro tiene comunque a precisa un punto:"io preferisco la mia soluzione con le penalizzazioni.

Tengo a dire che per fare un anticipo pensionistico, il Governo dovrà metterci dei bei soldi perché hanno bocciato la mia proposta dicendo che costa7 miliardi l'anno, qui ci vorrà almeno un miliardo per pagare le rate di anticipo".Infine riguardo la questione delle penalizzazioni in progettazione sull'Ape, "per alcune categorie più deboli, non deve esserci nessun costo. Un altro conto è per il lavoratore che decide di andare via prima, non avendo svolto un lavoro precoce o usurante".

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