Sono passati sette anni dall'ultimo rinnovo dei contratti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione e, nella giornata di ieri 23 giugno, il ministro per la Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha annunciato che già dai primi giorni di luglio si terrà il tavolo delle trattative con i sindacati. Si partirà dai trecento milioni di euro che l'Esecutivo di Renzi ha messo sul piatto con la legge di Stabilità di quest'anno e dagli eventualisettanta milioni ricavati dall'economia dell'ammontare delle retribuzioni delle amministrazionilocali. In ogni modo, la contrattazione, seppure annunciata come evento positivo per gli stipendi degli statali, avrà come base di partenzala presa di posizione del Governo di voler assicurare gli aumenti solo a determinate categorie di lavoratori.

Sblocco contratti statali, ecco a chi gli aumenti: reddito e merito

Dalle ipotesi che sono state formulate soprattutto nelle ultime settimane, l'adeguamento della retribuzione avverrà solo per chi percepisce un reddito annuale lordo reputatobasso. Il limitedei 26 mila euro ipotizzato quindici giorni fa non ha trovato conferma nelle successive interviste del ministro Madia, anche se verrà fissato comunque un limite di reddito al di sopra del quale non spetteranno aumenti. In altre parole, se non saranno26 mila euro, potranno essere mille-duemila euro al di sopra o al di sotto, a seconda dei calcoli e delle simulazioni sugli aumenti salariali. L'asticella dei 26 mila euro fissava in ottocentomila impiegati beneficiari degli aumenti, per un di più di circa 28 euro lordi mensili in busta paga.

Ma anche per i pochi che dovessero rientrare nei requisiti di reddito per ottenere l'aumento, partirà la seconda scrematura, quella del merito: anche su questo punto c'è incertezza sulla distribuzione dell'aumento, dato che il decreto Brunetta di sette anni fa è stato giudicato piuttosto inflessibile nella parte riguardante la frammentazione delle 3 categorie(i meno produttivi ne rimarrebbero fuori).

Mancato aumento stipendi statali: rimborso da fine luglio 2015

Susanna Camusso, leader della Cgil, pur essendo d'accordo sul dare qualcosa in più a chi prende di meno, rivendica il minimo tabellare per tutti i lavoratori del pubblico impiego. Dello stesso avviso sono i Tribunali del lavoro, la cui ultima sentenza proprio della giornata di ieri proveniente dalle aule di Bologna, ha ribadito l'incostituzionalità delblocco dei contratti del pubblico impiego derivante dalla decisionedella Corte costituzionale dell'anno scorso, la numero 178: il rimborso degli statali dovrà avvenire prendendo in considerazione i giorni maturati dal 30/07/2015, ovvero dal giorno dopola diffusione nella Gazzetta Ufficiale del pronunciamento della Consulta e non dal primo giorno del 2016.