Al fianco del lavoro in essere sulle pensioni l'esecutivo sta elaborando un importante cambio di paradigma anche all'interno della pubblica amministrazione. Sono da interpretare in quest'ottica gli aggiornamenti in merito al contratto dei lavoratori pubblici ed alle regole che sottintendono la fruizione di ferie e permessi per questa tipologia di dipendenti. Secondo l'ultima interpretazione fornita dall'Agenzia per la Rappresentazione Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) le giornate di ferie e di malattia vanno computate sulla base dei giorni e non delle ore effettive, pertanto non sarà possibile utilizzare questi istituti al fine di modificare l'orario di ingresso o di uscita dal luogo di lavoro(come avviene nel caso di visitemediche).

Un altro importante punto di discontinuità rispetto al passato riguarda ancora una volta la fruizione delle ferie. In base a quanto affermato dall'Aran, i dipendenti pubblici che si trovano in vacanza potranno essere chiamati al rientro in servizio, qualora l'amministrazione pubblica lo ritenga necessario. Se dovesse verificarsi questa eventualità, in loro favore sarà però rimborsato il costo del viaggio.

Pubblica Amministrazione: Governo stringe sulle assenze?

La nuova interpretazione restrittiva in merito alle assenze dei dipendenti pubblici è solo l'ultimo seguito di un tema che negli ultimi mesi ha raggiunto un vero e proprio picco mediatico. Il Governo sembra voler stringere le maglie sulle eventuali elusioni dei lavoratori pubblici rispetto agli impegni nei confronti della PA e dei cittadini.

L'Aran ha quindi dato seguito all'orientamento dei legislatori pubblicando negli scorsi giorni una seriedi "raccolte sistematiche", predisponendo così "degli orientamenti applicativi in materia di assenze per malattia, infortuni sul lavoro, causa di servizio e ferie". L'Agenzia ha anche specificato che le raccolte "riportano in forma organica le indicazioni fornite dall'Aran negli ultimi anni enon modificano le prassi applicative riguardanti in particolare ferie e malattie".

Dipendenti PA e legge 104: gli ultimi aggiornamenti

Da notare che l'Aran ha voluto specificare anche le modalità di impiego della c.d. legge 104, risalente all'ormai lontano 1992. Secondo l'Agenzia pubblica, il datore di lavoro potrà effettuare delle indagini in merito all'effettiva urgenza nella richiesta di permessi da impiegare nell'assistenza familiare, anche se non potrà obbligare il dipendente a rinunciarvi.

Si sottolinea però che eventuali fruizionidella legge 104/92 non potranno comunque considerarsi regolariqualora il dipendente risulti già in ferie. Allo stesso modo, periodi di ferie già utilizzati non potranno essere attribuiti ex post a permessi legati ad attività di assistenza.

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