Mentre si avvicina il giorno dell'incontro sulla flessibilità previdenziale tra ilMinistro del lavoro e i sindacati, arriva un nuovo richiamo all'esecutivo per una maggiore attenzione in merito ai temi sociali da parte del Presidente della Commissione lavoro alla Camera. "Il PD ha dimenticato i deboli. In questo modo perdiamo la nostra identità di sinistra" spiega l'On. Damiano, indicando che "non vogliamo limitarci ad un'accusa generica, ma indicare al Governo le nostre proposte" per le questioni rimaste ancora aperte su lavoro e previdenza. A partire dalla flessibilità in uscita dal lavoro in favore di chi sta vivendo situazioni di disagio e dei c.d.
lavoratori precoci, due nodi che secondo l'esponente democratico vanno risolti prima di arrivare al referendum sulla riforma costituzionale del prossimo ottobre. Ma altrettanto urgente è la questione dei lavoratori esodati, che risultano in attesa di un'8va e definitiva salvaguardia e che possono essere tutelati "utilizzando i risparmi del Fondo esodati".
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Stante la situazione, il richiamo in arrivo dal Presidente della Commissione lavoro non si è limitato alla questione della flessibilità ed ai nodi da sciogliere per i lavoratori precoci ed esodati. Il riferimento è andato a questioni note e ancora sul tavolo del Parlamento, a partire dal tema delle ricongiunzioni onerose, che di fatto vanno a penalizzare coloro che hanno avuto una vita lavorativa discontinua, fino alle persone che hanno svolto lavori usuranti e al monitoraggio riguardante la sperimentazione della pensione anticipata tramite l'opzione donna.
Attenzione poi a coloro che vivono situazioni di disagio una volta che hanno ottenuto l'agognata pensione: "la rivalutazione delle Pensioni più basse deve riguardare anche gli incapienti" spiega l'On. Damiano, mentre chiede di correggere la normativa che esclude i lavoratori con redditi basi dal bonus degli 80 euro".
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Proprio in riferimento alla questione del bonus da80 euro per chi possiede redditi bassi l'On. Damiano sottolinea la necessità di un intervento per quella che viene concepita da molti come un'ingiustizia. "Diventare lavoratori incapienti (vale a dire con un reddito così basso da non essere tassati) e dover restituire per questo il bonus da 80 euro è semplicemente ingiusto e assurdo" spiega il Parlamentare, perché in questo modo si punisce il lavoratore povero.
Riguardo invece la reversibilità, arriva la conferma dell'abrogazione di ogni riferimento dalla leggesulla povertà: "la previdenza scompare dalla Delega e quindi non esiste più alcun possibile equivoco: la reversibilità non si tocca e la pratica sarà definitivamente archiviata per la tranquillità di tutti".
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