Le ultime notizie ad oggi 24 giugno sulla riforma pensioni riportano l'esito della terza riunione tra sindacati e governo, durante la quale si è discusso di "tutti i punti", dunque anche di lavoratori precoci ed esodati, come hanno dichiarato i leader di Cgil, Cisl e Uil, con una soluzione che appare comunque ancora lontana. Ieri vi abbiamo parlato del decreto Poletti, in merito alla decisione che la Consulta prenderà i primi di luglio. Si prevede una nuova mazzata per l'esecutivo Renzi.

Pensioni, il confronto prosegue

"L'Ape interessa di più al governo".

Con queste parole Carmelo Barbagallo ha confermato il pensiero negativo sull'anticipo pensionistico pensato dall'esecutivo, da Giuliano Poletti e Tommaso Nannicini, che continua a difendere il sistema che prevede l'uscita anticipata fino a 3 anni prima con un prestito ventennale da chiedere alle banche ed una penalizzazione che, nel peggiore dei casi, arriverebbe al 15 per cento. Le ultime notizie sulla riforma pensioni prendono in esame anche le due parole di Susanna Camusso, anche lei contraria all'Ape. "Non siamo un ufficio di mutui", risponde così il leader della Cgil ai giornalisti che le hanno chiesto una considerazione circa l'Anticipo della PEnsione studiato nelle ultime settimane dal governo Renzi, facendo intendere che la proposta, così come è strutturata, non interessa ai sindacati.

"Ci interessa piattaforma e giovani", questo il messaggio lanciato dalla Camusso a Poletti e Nannicini, piattaforma nella quale rientrano sia i lavoratori precoci che gli esodati. Meno intransigente il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, che ha parlato di "tavolo positivo con il governo". Sempre da Petriccioli sono arrivate rassicurazioni circa la volontà di proseguire sulla strada che porta a soluzioni in favore di coloro che "sono stati penalizzati dalla riforma Fornero".

Ancora una volta dunque un messaggio favorevole nei confronti dei precoci e degli esodati. Lo stesso Petriccioli ha concluso il suo intervento rivelando che i lavori con il governo proseguiranno nei prossimi giorni (28 giugno per l'esattezza). Nelle successive riunioni verranno affrontati nel concreto "i cambiamenti che riguardano i lavoratori precoci, i lavori usuranti, la flessibilità in uscita e gli esodati".

Da parte dei sindacati e del governo c'è dunque la volontà di risolvere le questioni più delicate presenti attualmente nel tema previdenziale. La speranza, da parte degli addetti ai lavori (vedi Damiano), è di arrivare a settembre con la discussione risolta, positivamente si intende.

Ape, l'apertura di Poletti

Le ultime notizie sulla riforma pensioni di oggi 24 giugno si riferiscono anche alle dichiarazioni del ministro Poletti a margine dell'incontro con i sindacati. Parlando di Ape, ha affermato che "varrà per tutti i cittadini che hanno i requisiti per richiedere l'uscita anticipata". Si aprono dunque le porte della flessibilità in uscita anche per i statali e per i lavoratori autonomi. In merito alla penalizzazione, sia Poletti che Nannicini hanno confermato che il governo sta studiando per fare in modo che la rata non abbia un impatto eccessivo sui lavoratori che richiederanno la pensione anticipata. "Stiamo lavorando su interventi fiscali che riducano il peso della rata", queste le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.