Nonostante l'estate è ancora vivo il dibattito sulle Pensioni anticipate per lavoratori precoci e per le altre categorie più deboli, come chi fa lavori usuranti o gli esodati. Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera, ha lanciato un nuovo appello, alla vigilia dell'ennesimo incontro al 'tavolo politico' che ci sarà il 29 luglio tra i sindacati (con la presenzadei segretari di Cgil, Cisl e Uil) e il Governo rappresentato dal ministro Poletti e da Tommaso Nannicini. Vediamo allora cosa dobbiamo aspettarci in questa settimana, che sarà molto intensa sul fronte del dibattito inerente le pensioni anticipate.
Damiano e ultime novità Pensioni anticipate: l'appello per lavoratori precoci e usuranti
Come abbiamo anticipato, le ultime novità sulle Pensioni anticipate arrivano proprio da Cesare Damiano, che ha lanciato al Governo un nuovo appello, dopo aver ribadito che l'incontro tra le parti che avverrà il 29 luglio èun fatto positivo. Damiano ha ricordato a tutti che il tempo stringe e per accordarsi entro il mese di settembre e inserire poi la manovra all'interno della prossima legge di bilancio, vanno tratte conclusioni e soluzioni a breve. Per il presidente della Commissione Lavoro, i fondi vanno destinati a chi è più in difficoltà e evitare che altre persone possano finire nella povertà. Per farlo la ricetta è chiara: "Consentire l’accesso anticipato alla pensione, con la flessibilità, ai disoccupati, ai lavoratori precoci, agli addetti ai lavori usuranti e agli invalidi; concludere il tema degli esodati con l’ottava salvaguardia".
Infine Damiano non dimentica anche la necessità di attuare una ricongiunzione gratuita per le varie casse contributive e di "incrementare la quattordicesima per per i pensionati più poveri”.
Pensioni anticipate e precoci, nuovo incontro Governo-Sindacati il 29 luglio
Non resta quindi che attendere il 29 luglio prossimo, quando Governo e Sindacati si riuniranno nuovamente per discutere delle soluzioni ai problemi dei precoci e della pensione anticipata.
Un nodo importante da sciogliere sarà l'ormai famoso "bonus" per precoci, un meccanismo che garantisce a chi ha lavorato tra i 14 e i 18 anni di ottenere 6 mesi di contribuzione aggiuntiva per ogni anno lavorato in quell'età. Soluzione che non sta piacendo ai precoci, che continuano a chiedere quota 41 senza penalizzazioni.
Noi seguiremo l'evolversi nei prossimi giorni e se volete esser informati sulle novità inerenti la pensione anticipata, i lavoratori precoci e più in generale il mondo della riforma pensionistica, cliccate segui in alto. Rimaniamo a disposizione anche per discutere con voi se volete commentare sotto l'articolo.