Arriva un nuovo appello al Parlamento per l'approvazione del Ddl A.C. 3893 da parte della Rete dei Comitati dei lavoratori esodati. Il testo dell'ultimo comunicato giunto all'attenzione della nostra rubrica riporta come siano passati ormai 55 mesi dall'entrata in vigore della Manovra Fornero, attraverso la quale si è venuta a creare la tanto discussa situazione di stallo per i cosiddettiesodati. Nonostante ciò, sono ancora oltre 34mila i lavoratori tagliati fuori dalle tutele previdenziali, che attendono perciò l'approvazione dell'ultima e definitiva salvaguardia al fine di poter ottenere l'agognato pensionamento.
I Comitati tengono a precisare come vi siano famiglie che a seguito dell'intervento avvenuto nel 2011 si trovano ancora ad affrontare "uno stato di vera e propria indigenza", mentre "altrettante migliaia rischiano di finire nel medesimo stato se non verrà restituito il loro costituzionale diritto alla pensione". Tanto che la situazione viene ormai definita come "una vera emergenza sociale, da noi più volte denunciata ed alla quale occorre porre fine urgentemente".
Pensioni e caso esodati: il punto dellasituazione a fine luglio
In merito alla situazione appena descritta (certificata nei numeri dallo stesso Governo), la Rete dei Comitati territoriali ribadisce all'interno del comunicato come non abbia mai avanzato la richiesta di un'abolizione della legge Fornero (pur non condividendone alcun aspetto), avendosemplicemente chiesto di correggere gli errori macroscopici contenuti al suo interno e riconosciuti da tutte le forze politiche e dagli attori istituzionali che nel tempo si sono trovati a confrontarsi con la vicenda.
Per questo motivo, i lavoratori ribadiscono che"oggi Governoe Parlamento non hanno più alcun pretesto per non correggere quell'errore adoperandosi con urgenza perapprovare l'8vo provvedimento di salvaguardia, che renda giustizia a tutti i 34mila esclusi dai precedente sette".
Riforma della previdenza: ecco le richieste dei lavoratori
Entrando nel merito delle richieste avanzate dai lavoratori, il testo del nuovo comunicato torna ad appellarsi al Parlamento ed ai decisori pubblici per chiedere una rapida approvazione del Ddl 3893 entro il mese di settembre del presente anno. Per arrivare a tale risultato, si chiede inoltre di avviare l'immediata chiusura dell'istruttoria riguardante la 7ma salvaguardia, nonché di sollecitare la chiusura della Conferenza dei Servizi.
Si richiama poi al pieno reintegro delle somme prelevate dal Fondo Esodati (comma 235, L. 228/2012), nonché di utilizzare integralmente tutti gli 11,6 miliardi di risorse già stanziate. Infine, si chiede al Governo di intervenire per fornire il proprio sostegno all'iniziativa Parlamentare depositata ed in discussione presso la Commissione lavoro della Camera. Il comunicato termina rinnovando l'impegno da parte della Rete al fine di poter vedere finalmente conclusa questa vicenda: "continueremo la nostra mobilitazione in tutte le forme, fino a quando questa vergognosa pagina della legislazione previdenziale italiana non sarà definitivamente chiusa".
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