"Perpetrare il ritardo nel trovare opzionisostenibili rischia di alimentare ancora il ricorso a soluzioni inique e onerose, ovvero a soluzioni estemporanee e scarsamente efficaci". È il nuovo monito lanciato dal Presidente dell'Inps Tito Boeri in merito alladiscussione sulla flessibilità previdenziale in corso tra Governo e sindacati. Secondo l'economista, vi è il rischio evidente che soluzioni parziali e poco convincenti possano di fatto concludersinell'ennesimo rinvio e con il risultato di inasprirein senso peggiorativo la dialettica in corso sullo scenario previdenziale.

Per questo motivo, è fondamentale arrivare ad una soluzione strutturale nella costituzione dell'APE, che possa funzionare in senso universale per tutti i lavoratori, ponendo fine alla reiterazione di provvedimenti ad hoc o al susseguirsi di salvaguardie non definitive.

Pensioni: pubblicato il rapporto annuale Inps 2015

La presa di posizione del Presidente Boeri arriva in occasione della pubblicazione del rapporto annuale Inps 2015, un documento all'interno del quale si fa il punto della situazione sullo stato della previdenza pubblica e si indicano le possibilità per operare un intervento correttivo con la prossima legge di stabilità. L'intento dell'esecutivo è quello di aprire ai prepensionamenti grazie adun meccanismo destinato ai nati del '51, '52 e '53, tramite la sottoscrizione di un prestito previdenziale da restituire nell'arco di un ventennio e di un'assicurazione sulla vita in grado di garantire i parenti qualora si verifichi un decesso prematuro.

Da parte sua il Presidente Inps ha annunciato un lavoro preparatorio utile a far fronte a cambi di paradigma nellenormative, qualora la politica decidesse un intervento correttivo rispetto agli attuali parametri. "Ci stiamo attrezzando per meglio contribuire all'attuazione di misure che si annunciano non prive di una certa complessità", spiega il Professore della Bocconi.

Manovra Fornero ha prodotto gravi disagi sociali

Per il Presidente dell'Inps il nuovointervento del Governo deve risultare definitivo, anche considerando "i forti disagi sociali" venutisi a creare a seguito dell'inasprimento nelle regole di accesso alla previdenza inserite all'interno della Manovra Fornero. Mentre non va meglio per chi in quiescenzac'è già, visto che all'incirca seimilioni di pensionati percepiscono un reddito inferiore alle 1000 € al mese.

Dall'altra parte troviamo i giovani under 30, che soffrono uno dei tassi di disoccupazione più alta d'Europa e faticano ad entrare all'interno del mondo produttivo. Per Boeri è importante fare in modo che l'Anticipo pensionistico riesca ad assicurare "un'opzione di uscita flessibile aperta a tutti". Proprio questo dovrebbe essere l'obiettivo da perseguire con l'istituzione dell'APE, uno strumento che risulti in grado di "garantire maggiore libertà di scelta consapevole, senza aumentare il debito pensionistico e senza creare generazionidi pensionati poveri".

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