Si è in pieno luglio e non si smorzano i dibattiti e le polemiche intorno alla riforma pensioni: novità di carattere giornalistico arrivano soprattutto dalle ultimissime dichiarazioni di Cesare Damiano e Maurizio Landini. L'ex ministro del Lavoro, impegnato nel salvare il salvabile per quanto riguarda l'elettorato di sinistra che sta abbandonando il PD, ha stilato una sorta di 'lista della spesa' per quanto concerne gli impegni che il governo Renzi dovrebbe prendere – il timore più grande di Cesare Damiano risulta essere la possibile sconfitta al referendum di ottobre e il suo tentativo è quello di ricordare al premer l'anima di 'sinistra' che il PD dovrebbe mostrare all'elettorato.

Maurizio Landini, invece, è intervenuto soprattutto sulla questione generale della riforma Pensioni: qualora non si raggiunga un accordo – e l'APE con un mutuo ventennale viene definita dal segretario Fiom 'un'offesa all'intelligenza delle persone – allora non si potrà che andare avanti con la mobilitazione e chiamare uno sciopero generale nel mese di settembre. Infine, importanti novità giungono anche per quanto riguarda le pensioni dei lavoratori precoci e degli esodati.

Cesare Damiano e la riforma pensioni: novità oggi 19 luglio

Cesare Damiano sta intervenendo praticamente quotidianamente sulle questioni inerenti la riforma pensioni: novità giungono da quella che può essere definita la 'lista della spesa' che il governo Renzi dovrebbe mettere in campo per rivoluzionare realmente la previdenza.

L'elenco è piuttosto lungo: si inizia con le ricongiunzioni onerose e la necessità che il cumulo di contribuzioni sia gratuito; si passa poi per la necessità che le penalizzazioni per l'uscita anticipata tramite APE (segno che l'APE, in un modo o nell'altro, 'piace' a Damiano) siano azzerate perlomeno per i precoci, per coloro che svolgono mansioni usuranti, per i disoccupati e gli invalidi. Si parla poi della necessità del blocco per quanto concerne l'aspettativa di vita per i cosiddetti 'lavori usuranti'; si chiede l'equiparazione della no-tax area dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti e, infine, l'aumento della quattordicesima per i pensionati 'incapienti'. Si tratta di una vera e propria 'lista' di richieste e di spese che, difficilmente, il governo Renzi potrà affrontare nella sua complessità.

Precoci ed esodati: novità pensioni oggi 19 luglio

È stata definita più di una volta 'strategia del bonus' quella che sta attuando il premier Matteo Renzi su tutta una serie di questioni riguardanti il welfare e l'ultima proposta ad arrivare riguarda proprio le pensioni dei precoci. Secondo quanto riportato nell'ormai noto gruppo Facebook, 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', il governo Renzi starebbe pensando a una specie di bonus, utilizzabile soltanto da parte di chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni, per fare in modo che questa categoria di lavoratori raggiunga in minor tempo i requisiti previsti dalla riforma pensioni Fornero. La proposta non sembra piacere molto ai diretti interessati che sembrano restare dell'idea che la soluzione migliore (e anche più semplice e diretta) sia quella della Quota 41.

Per quanto riguarda gli esodati, è stato pubblicato ed è possibile leggere il ddl 3893 che istituirebbe, qualora venisse approvato, l'ottava (e ultima) salvaguardia per questa categoria particolarmente penalizzata dagli errori tecnici della legge Fornero. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.