"Se non ci fossimo stati noi non ci sarebbero state le sette salvaguardie degli esodati: grazie a noi 100 mila persone hanno la pensione in tasca, a cui si aggiungono 25 mila che l'avranno e che hanno ricevuto la lettera", ha commentato così il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano il successo ottenuto dalla minoranza Dem sul capitolo esodati.

La petizione Damiano raggiunge 50 mila firme

A questo va aggiunta la petizione a sostegno del disegno di legge 857 lanciata dallo stesso Damiano che in un solo mese ha raggiunto oltre 50 mila firme.

Un buon traguardo raggiunto che dovrebbe portare ad una maggiore flessibilità in uscita. A confermarlo è l'ex ministro del Lavoro Damiano che si è detto pronto all'introduzione di un'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età e 35 anni di versamenti contributivi pena una riduzione massima dell'8% sull'assegno previdenziale. In alternativa, si potrebbe scegliere l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. E' questa la misura contenuta nel ddl 857 firmato dal Presidente Damiano che renderebbe più flessibili le norme introdotte nel 2011 dalla Riforma Fornero.

Battafarano e Longhi: 'scriveremo a Renzi, Grasso e Boldrini'

Tra le richieste del Partito Democratico anche la proroga del regime sperimentale donna, la totalizzazione dei contributi e lo stop delle ricongiunzioni onerose. I rappresentanti dell'Associazione Lavoro e Welfare e Progressi hanno reso note stamattina le 50 mila firme raccolte di cui 20 mila cartacee, in attesa di una soluzione concreta dell'esecutivo: "Ora, scriveremo al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al presidente del Senato Pietro Grasso e alla presidente della Camera Laura Boldrini per chiedere loro un incontro e per la consegna delle firme", hanno spiegato il segretario generale del Welfare Giovanni Battafarano e il direttore di Progressi Vittorio Longhi in attesa che il Governo prenda una decisione sui temi che destano maggiore preoccupazione e che dovrebbero essere risolti il prima possibile.