Si tratta di un vero e proprio luglio infuocato sul fronte della riforma Pensioni: novità arrivano soprattutto per quanto riguarda un approfondimento pubblicato su Il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria, che segnala chi, stando così le cose, potrà realmente 'gioire' nel 2017 – si tratta di coloro che percepiscono le cosiddette 'pensioni d'oro'. Nel frattempo, il governo Renzi è alle prese con una serie di questioni riguardanti situazioni specifiche e particolari: al centro dei dibattiti si trova la misura che si vorrebbe mettere in campo per i lavoratori precoci – si tratterebbe di un bonus che, però, riguarderebbe soltanto una platea particolare e non tutti quelli che si riconoscono in questa categoria.
Proprio nella giornata di ieri, avevamo discusso alcuni dati: a disposizione del governo Renzi vi sarebbero 'appena' 1,5 miliardi di euro per portare a termine sia la riforma pensioni APE sia tutti gli altri provvedimenti che vengono richiesti, dalla Quota 41 per i precoci all'ottava salvaguardia per gli esodati, passando per il nodo delle ricongiunzioni onerose.
Gli assegni d'oro e la riforma pensioni: novità oggi 25 luglio
Mentre si discute animatamente sulle caratteristiche che dovrà avere la riforma pensioni, novità arrivano soprattutto per coloro che percepiscono le cosiddette 'pensioni d'oro'. Con il 2016, infatti, si chiude il meccanismo del 'prelievo di solidarietà' (istituito nel 2013 dal governo Letta) e così molti 'pensionati' d'oro vedranno nuovamente crescere il proprio assegno.
Il 'prelievo' consisteva in una forbice tra il 6% e il 12% per le pensioni comprese tra i circa 91mila euro e circa 130mila euro, mentre saliva al 18% per quelle che superavano i circa 195mila euro. Insomma, la riforma pensioni APE non coinvolgerà questa categoria – Matteo Renzi ha sempre preferito non parlare di tagli agli assegni d'oro e ai vitalizi, nonostante il pressing anche di Tito Boeri e nonostante la sentenza della Consulta – e così, mentre il 'pensionando' comune dovrà fare i conti con le penalizzazioni qualora voglia uscire anticipatamente dal mondo del lavoro o dovrà attendere di raggiungere i requisiti previsti dalla Legge Fornero, i pensionati d'oro potranno tirare un sospiro di sollievo.
Bonus precoci e riforma pensioni: novità oggi 25 luglio
Il governo Renzi sembra aver preso, con una categoria specifica di 'pensionandi', un impegno specifico per quanto riguarda la riforma pensioni: novitàarrivano, infatti, per i lavoratori precoci, che hanno raccolto firme per il disegno di legge Damiano e hanno chiesto da mesi a gran voce la Quota 41.
L'idea dell'esecutivo sarebbe quella di utilizzare il meccanismo del 'bonus': ogni anno di lavoro, precedente al compimento del diciottesimo anno d'età potrebbe valere doppio. Ad esempio, se si è iniziato a lavorare a 16 anni, vi sarà un anno di 'sconto' sull'uscita prevista. La proposta risulta essere ancora al vaglio e, dunque, riguarda soltanto coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni, mentre per tutti gli altri varrebbero comunque le regole e i requisiti della legge Fornero; in più, il 'bonus' sembra essere molto 'ristretto' e potrebbero essere pochi quelli che riusciranno a raggiungere, con lo 'sconto', la Quota 41. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.