Un altro caso clamoroso sale alla ribalta a proposito del concorso 2016. Questa volta si tratta di un docente non vedente al quale non gli è stato consentito di svolgere la prova nel migliore dei modi attraverso l'utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi, utili, in questi casi per gli utenti con gravi disabilità.A riportare la clamorosa notizia è stata la testata giornalistica di Peter Gomez, “Il Fatto Quotidiano”, nell'edizione dello scorso 5 agosto. Ma vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Le carenze e le superficialità del CINECA. Non sono stati rispettati i diritti dei non vedenti.

Non è stato un Concorso per tutti - Il povero insegnante disabile, indignato da quello che è accaduto, prova a spiegare con calma flemmatica la sua vicenda personale. Dopo le pressanti richieste all’USR per essere messo nelle condizioni di poter svolgere nel migliore dei modi la prova scritta, utilizzando un sistema di trascrizione dei test del Cineca in Braille e persino di poter utilizzare il suo display personale, lo stesso Ente gli concede solo più tempo e gli mette a disposizione l’assistenza di una persona per la lettura del testo contenuto all'interno dei quesiti concorsuali. Il professore in questione, per intenderci, alla fine è stato bocciato per gli esiti negativi ottenuti dopo aver effettuato la prova concorsuale senza nessun altro ausilio tecnologico, il quale, viceversa, avrebbe permesso, allo stesso, di potere superare brillantemente la prova in oggetto.

Proprio così! Il CINECA non avrebbe previsto la possibilità di svolgere la prova da parte dei candidati non vedenti e quel professore aveva, purtroppo quel requisito. Una situazione assurda e paradossale che, purtroppo, si è venuta a creare senza poter porre rimedio a tutto questo. Il docente, 35enne di Bologna e plurilaureato dovrà rinunciare al suo tanto agognato posto fisso e, ironia della sorte, questa mancata possibilità gli è stata fornita proprio dalla sua stessa disabilità e da uno Stato assente e superficiale nei confronti di chi è meno fortunato degli altri candidati normodotati.

Strumenti compensativi e dispensativi: valgono per gli alunni ma non per i professori

Insomma, la solita Italia dei proclami, la qualeaparole, promuove e garantisce l’integrazione e la parità dei diritti di tutti i cittadini ma che poi, nella realtà, li abbandona al proprio destino, in barba alle leggi, ai regolamenti vigenti e alla Costituzione della Repubblica Italiana.

In questo caso sono stati calpestati i diritti di un docente non vedente e, secondo l’art. 3 della Costituzione, lo Stato non ha rimosso a sufficienza tutti gli ostacoli che hanno impedito o limitato l'espletamento del diritto del docente medesimo. La rimozione di questi ostacoli da parte del CINECA, infatti, avrebbero garantito allo sfortunato professore di svolgere regolarmente la sua prova d’esame alle stesse condizioni degli altri concorrenti. Ma così, purtroppo, non è stato.

La Legge è uguale per tutti?

In questo caso specifico si potrebbe proprio dire che la Legge non è sempre uguale per tutti! Questa è l’unica considerazione che si può fare, visto che in questo caso esistevano le modalità, i tempi e le prerogative per porre rimedio, con largo anticipo, a questa incresciosa e controversa situazione venutasi a creare.

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