Una poco conosciuta possibilità offerta dalle attuali normative riguarda la naspi, il nuovo e tanto discusso ammortizzatore sociale INPS per chi perde il lavoro involontariamente. Per una volta, affrontiamo il discorso riguardante la Naspi non per le penalizzazioni a determinate categorie di lavoratori, stagionali su tutti, ma dal un'altra angolazione, cioè da una possibilità che il sussidio offre. Si tratta della possibilità di richiedere l’incentivo in unica soluzione ed anticipatamente, alla stregua del Tfr. Ecco di cosa si tratta ed a chi si rivolge.

Sussidio di disoccupazione anticipato?

Dal 2015, tutti coloro che perdono il lavoro in maniera involontaria, cioè perché licenziati dalla propria ditta o dimettendosi ma per giusta causa, certificata dalla Direzione Territoriale del Lavoro (ex ispettorato), possono percepire la Naspi. Si tratta di un nuovo sussidio che di fatto ha eliminato dal palinsesto degli ammortizzatori sociali, tra glia altri, l’Aspi, la Mini Aspi e la Requisiti Ridotti. Dal punto di vista della durata, il sussidio può essere percepito per massimo 24 mesi, a condizione che il richiedente possa far valere 4 anni di lavoro continuativo nei 4 anni precedenti l’attuale. Per quanto riguarda gli importi, si può percepire massimo 1.300 euro al mese, anche se durante i mesi di incasso (dal quarto in poi), il sussidio perde il 3% al mese, fino ad arrivare, al 24° mese, ridotto quasi alla metà.

A conti fatti, 24 mesi di sussidio sono una bella cifra e la normativa italiana sugli ammortizzatori sociali offre la possibilità a questi lavoratori, ora disoccupati, di incassarlo in unica soluzione, cioè anticipatamente. Il sussidio diventa così una specie di ulteriore Trattamento di fine rapporto.

A chi si rivolge?

Perdere il lavoro non è mai una buona notizia, a maggior ragione oggi che la crisi occupazionale, rende difficile il ricollocamento dei lavoratori.

Trovare un nuovo lavoro è sempre più difficile e sovente, anche se si cerca una soluzione autonoma, riversandosi sulla autoimprenditorialità, la ricerca di soldi per finanziare la propria idea è complicata. La novità della Naspi in anticipo è concessa a coloro i quali, dopo aver perduto il proprio posto di lavoro, desiderino aprire una attività in proprio.

Infatti, questi soggetti possono presentare domanda all’Inps per ricevere il sussidio Naspi in anticipo. La domanda va presentata all’Inps entro 30 giorni dall’apertura della attività di lavoro autonomo, o dalla domanda di Naspi per attività già aperte. La domanda va inoltrata tramite il canale telematico dell’Istituto, con PIN e password op tramite Caf e l’attività autonoma va dimostrata tramite documenti da allegare e tramite autocertificazione. Oltre che attività di lavoro autonomo e di impresa, possibile anche richiedere l’anticipo per entrare come socio ed in quota in società e cooperative. Da sottolineare il fatto che nel caso in cui, dopo aver ricevuto la Naspi in anticipo, il disoccupato trovi nuova collocazione da lavoratore dipendente prima dell’ultimo mese di Naspi spettante, dovrà restituire quanto percepito in anticipo per i mesi non più coperti dal sussidio. Inoltre, dal punto di vista della contribuzione figurativa, l’anticipo del sussidio fa perdere qualsiasi valore ai mesi di disoccupazione per quanto riguarda la contribuzione ai fini pensionistici.