Anche in pieno periodo di ferie non mancano per i lavoratori le novità sulle pensioni che, alla data del 10 agosto, vedono finalmente campeggiare sui giornali le cifre che dovrebbero essere messe a disposizione per affrontare concretamente il tema delle pensioni anticipate, dei lavoratori precoci e dei lavori usuranti.
Indiscrezioni riportate dall’agenzia Ansa, infatti, riferiscono che la cifra massima che la legge di Bilancio dovrebbe mettere a disposizione per il capitolo pensioni dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro.
Vista la quantità degli argomenti sul tavolo, non sembra essere una grande cifra, a dispetto delle affermazioni del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che al termine dell’ultimo incontro con i sindacati si era impegnato a reperire risorse ‘rilevanti’.
In arrivo 1,5 miliardi per le pensioni: una novità poco gradita
Le ultime novità sulle pensioni, quindi, non saranno molto gradite ai sindacati secondo i quali per finanziare i provvedimenti in discussione sarebbero necessari circa 2,5 miliardi di euro. L’inattesa stretta sulle finanze da destinare al tema previdenziale nella prossima legge di Stabilità è probabilmente dovuta alla considerazione del quadro macroeconomico che costringerà a rivedere al ribasso le prossime stime di settembre.
Del miliardo e mezzo in arrivo, una parte consistente, 6-700 milioni, dovrebbero essere dedicati al finanziamento dell’Ape, l’anticipo pensionistico che dovrebbe interessare circa 350 mila lavoratori che potranno andare in pensione anticipata nel 2017 grazie ad un prestito da restituire in 20 anni.
Tra le altre misure che potrebbero essere finanziate, le più probabili dovrebbero essere le ricongiunzioni, che diventerebbero gratuite, e l’estensione delle quattordicesime per i redditi più bassi.
Quali novità per precoci e usuranti?
Ma gli argomenti in attesa di una risposta rimangono numerosi, e lo sa bene il sottosegretario Tommaso Nannicini che ha espressamente parlato di flessibilità da istituire all’interno del sistema in vigore per precoci ed usuranti.
In che modo e con quali risorse è ancora tutto da definire, e lo sarà, con ogni probabilità, nel corso dei prossimi incontri con i sindacati, rimandati a settembre, quando il governo dovrà presentare il piano definitivo di interventi sulle pensioni studiato dai tecnici del ministero.