L'incontro di oggi a Maranello tra Matteo Renzi ed Angela Merkel rappresenta un confrontofondamentale per le richieste di apertura alla flessibilità che il Governo sta avanzando in Europa. Il bilaterale arriva dopo il meeting di Ventotene durante il quale hanno preso forma le prime rivendicazioni italiane, mentre per l'occasione era presente anche il Presidente francese François Hollande. D'altra parte, i dossier allo studio dei tecnici sono numerosi edil tempo per la redazione della LdS2017 scorre inesorabile. La maggiore sfida sembra proprio essere centratasulla riforma dellaflessibilità previdenziale, che cercadi porre un rimedio nei confronti delle situazioni di disagio lavorativo in età avanzata costituitesi dopo l'ultima manovradi settore avvenuta nel 2011.
Il nuovo vertice fissato nello stabilimento della Ferrari dovrebbe quindi aiutare a consolidare le richieste di maggiore flessibilità in un quadro nel quale i piani di austerity nella gestione dei conti pubblici ed un'eccessiva ossessione per il rispetto delle regole di bilancio rischiano di scontrarsi contro i severi giudizi dell'opinione pubblica, così com'è appena avvenuto con il referendum legatoalla Brexit.
Riforma pensioni: servono almeno 2 - 2,5 miliardi di euro
Entrando nello specifico del capitolo previdenziale, la sfida appare senz'altro complicata, seppure da parte del Governo sia stato espresso durante il mese di agosto un cauto ottimismo in merito alla possibilità di reperire le risorse necessarie per un intervento di ampio respiro.
I sindacati chiedono uno stanziamento di almeno 2 - 2,5 miliardi di euro, che dovrebbero andare a copertura dell'anticipo pensionistico, della sterilizzazione delle ricongiunzioni onerose, del sostegno aiprecoci e delle misure di welfarein favore di coloro che possiedono assegni bassi (attraverso l'estensione della 14ma mensilità e l'innalzamento della no tax area, da equiparare con quella dei lavoratori dipendenti).
Simili richieste arrivano anche dalla Commissione lavoro della Camera, che ipotizzale postefinanziarie minime da destinare alle coperture in circa 2 miliardi di euro. Il vertice in corso oggi a Maranello potrebbe essere l'occasione giusta per portare avanti l'idea di un'Europa maggiormente attenta alle problematiche sociali e disposta a fare dei passi concreti in tal senso.
È chiaro che la sede opportuna per ratificareun simile cambiamento di paradigma nella gestione dei conti pubblici dovrà essere necessariamente un'altra, ma resta altrettanto scontato che un'apertura in tal senso da parte del Governo tedesco possa rappresentare il presupposto per sdoganare il concetto anche nelle altre sedi istituzionali dell'Unione Europea.
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