Aumentare gli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi lo ha detto chiaramente, qualche giorno fa, parlando di ingiustizia nei confronti di chi si è visto il proprio contratto bloccato da ormai sette anni.
Che si tratti o meno di 'strategia politica' per cercare di recuperare i voti (numerosissimi) persi dopo l'approvazione della riforma Buona Scuola, questo non lo sappiamo o, per lo meno, ha un'importanza relativa. I docenti hanno imparato a conoscere le mosse del governo e si regoleranno, di conseguenza, soprattutto se e quando vedranno i fatti, anzichè le semplici parole.
Ultime news scuola, 5 agosto: Giannini replica a Renzi 'Aumento stipendi insegnanti, prima nella battaglia'
Naturalmente, anche il ministro Stefania Giannini non ha perso occasione per commentare le dichiarazioni del premier Renzi. Dai microfoni di Radio 24, la responsabile del Miur si è detta convinta che ci sia bisogno di aumentare le retribuzioni degli insegnanti senza, però, dimenticare quello che già è stato fatto, ovvero la card da 500 euro e il bonus premiale della valutazione.
'Mi pare che i margini per un aumento della base stipendiale ci siano e allora sarò io la prima che farà battaglia - queste le audaci dichiarazioni del ministro Giannini che ha sottolineato, comunque, come non siano solamente gli stipendi degli insegnanti quelli da aumentare ma quelli di tutti i lavoratori del comparto pubblico in generale.
'Quella di Renzi è un'apertura importantissima'.
Giannini su aumento stipendi docenti, ultime notizie: 'Card 500 euro e merito, non partiamo da zero'
Il ministro Giannini ha colto l'occasione per sottolineare che, comunque, non si stia partendo da zero ma che, attraverso la legge 107, si siano già compiuti dei piccoli passi in avanti: 'Abbiamo stanziato oltre 200 milioni per la valutazione dei docenti e i relativi premi oltre alla card strutturale per l'autoformazione pari a 500 euro l'anno - ha ribadito il ministro.
'Piccoli passi nella giusta direzione'.Ora il Presidente del Consiglio ha nuovamente tirato in ballo la questione relativa al rinnovo contrattualema, ancora una volta, si ha l'impressione che il premier Renzi e il ministro Giannini non siano affatto 'sincronizzati' dal punto di vista politico: un ulteriore segno di debolezza di questo governo.