Sentir parlare di cervelli in fuga qui, in italia, ormai non è più una notizia, ma si rimane sempre con l'amaro in bocca. Virginia Andreani, trent'enne ingegnere strutturale italiana, trasferitasi in Inghilterra da non più di tre anni, ha lavorato all'ampliamento dell'Etihad Stadium, stadio di proprietà del Manchester City, è senior engineer ed ha sotto di lei 5 persone. Tre anni fa, forse, non ci avrebbe creduto, infatti in Italia la storia era ben diversa: "in Italia mandavo curriculum e nessuno mi rispondeva, qui in Inghilterra sto già comprando casa" racconta Virginia, che continua: "Quando ero in Italia si prendeva i meriti chi stava in alto.

Figurarsi che all'esame di tecnica delle costruzioni il professore mi aveva detto: 'Saresti da 30 e lode, ma sei una donna, ti do 30' ".

Laureata a pieni voti ad Ancona con una tesi sulla vulnerabilità sismica, non riusciva a trovare lavoro, se non qualche incarico per 2-3 mesi e molta demoralizzazione. Poi dall'ennesimo curriculum arriva una risposta dall'Inghilterra ed un colloquio via Skype durante il quale la ascoltano per un'ora; dopo una sola settimana tramite e-mail le propongono un contratto come strutturista, per 6 mesi, con l'obiettivo di ampliare lo stadio del City. Passa solo un'altra settimana e Virginia si trovava già nel Regno Unito.

Dopo i sei mesi iniziali, è stata assunta a tempo indeterminato, poi ha cambiato lavoro perché un'altra azienda le ha offerto un posto con più responsabilità e più soldi.

Forse lì, compiti e rapporti sono più complicati, più "freddi"- o almeno all'inizio- e forse dopo il Sì alla Brexit le cose si faranno ancora più complicate, ma è stato lì, in Inghilterra, che Virginia si è giocata le sue possibilità ed ha vinto, non in Italia.

Ormai son sempre i soliti discorsi: in Italia non si trova lavoro, ti ignorano, i giovani sono denigrati, si guadagna la metà, ma sono sempre discorsi destinati a non progredire, a non evolversi e a rimanere nell'amarezza e nella delusione.

Di cervelli in fuga ce ne sono stati un'infinità e ce ne saranno ancora, o almeno la strada è questa. In un Paese che fa scappare le sue migliori menti, le deride, le delude e le demoralizza, qualcosa deve cambiare.