A distanza di sette mesi e alla vigilia della pubblicazione dei primi risultati della nuova tornata, si riaprono le graduatorie del test di medicina 2015 che permetterà a ricorrenti e anche non ricorrenti di essere immatricolati regolarmente. È questo in sostanza quanto decretato da un’ordinanza del Consiglio di Stato (https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=53OSUVLKZ36UM6FCL27XDL5ZGA&q=Vaiano%20or%20Fell) pubblicata in data 16 settembre 2016 con cui si accolgono i ricorsi presentati dallo studio legale Leone-Fell in merito alla chiusura delle graduatorie dei test 2015 per effetto del decreto ministeriale n.

50 dello scorso 8 Febbraio. Accogliendo le tesi che contestavano l’illegittimità della chiusura delle graduatorie il Consiglio di Stato ha dunque ribaltato un provvedimento che consentirà a tutti quei candidati che avevano visto sottrarsi il posto spettante all’ultimo momento di immatricolarsi regolarmente.

‘Disfunzione amministrativa”, graduatorie riaperte fino a completamento posti

Nello specifico il Consiglio ha riconosciuto una “disfunzione” nell’operato della macchina amministrativa che ha decretato che “i candidati che alla data del 15 febbraio 2016 non risultano immatricolati ai corsi di laurea cui si riferiscono le graduatorie nazionali decadono e non conservano alcun diritto negli anni successivi” e che “eventuali posti non coperti anche a seguito di rinunce successive all’immatricolazione non verranno riassegnati”.

Un decreto pubblicato lo scorso 8 febbraio che determinava la chiusura delle graduatorie il 10 dello stesso mese: “una scelta irresponsabile e scellerata”, come fu allora definita dal coordinatore Udu Jacopo Dioniso e che di fatto, a causa di scadenze così ravvicinate, ha portato alla perdita irrimediabile di centinaia posti disponibili.

Un evento che ha scatenato le proteste degli studenti e delle associazioni che inevitabilmente hanno chiesto al Ministero di intervenire: a distanza di mesi la risposta, ottenuta come al solito per mezzi legali. Un provvedimento auspicabile quello del Consiglio in cui si afferma che “la mancata utilizzazione dei residui posti conseguente a tale d.m.

può ragionevolmente imputarsi a disfunzioni dell’amministrazione, piuttosto che a omissioni dei candidati”, disponendo quindi la ripresa degli scorrimenti in graduatoria per tutte le università evocate in giudizio, fino a coprire integralmente il numero dei posti precedentemente assegnati.

Riapertura graduatorie 2015, chi si può immatricolare?

Chi potrà dunque immatricolarsi per effetto dell’ordinanza del CdS? Nello specifico tutti coloro i quali abbiano ottenuto un punteggio utile agli scorsi test 2015/16 potranno immatricolarsi, salvo disponibilità, all’anno accademico in questione. Per quel che riguarda gli atenei che dovranno riaprire le graduatorie e continuare gli scorrimenti ci sono le università di Catanzaro, Molise, Chieti, L’Aquila, Foggia e la Seconda Università di Napoli.

Tuttavia, come ricorda lo stesso avvocato Leone sul suo sito moltissime altre università hanno subito condanne per giudizi analoghi, di conseguenze “la partita si riapre per tutti, ricorrenti e non”.