Sul tema della mobilità scuola, ha fatto sicuramente discutere l'intervento del ministro Giannini che ha sottolineato come sarebbe soltanto il 2% dei docenti a essere insoddisfatto del trasferimento avvenuto mediante procedura gestita dall'algoritmo. Nel frattempo, arriva un prima importante notizia dai ricorsi sulla mobilità: una docente di Salerno non deve spostarsi più dalla sua regione per andare al nord. Il caso rischia di fare giurisprudenza e di bloccare ancor di più la macchina della mobilità. Intanto, nelle scuole è caos: l'anno scolastico inizierà con molte cattedre non assegnate e, nel frattempo, i presidi ritengono che sia necessario chiamare supplenti dalle Graduatorie d'Istituto con la formula 'fino ad avente diritto', in maniera tale da permettere il regolare svolgimento delle lezioni.
Il caso di Salerno: i ricorsi contro la mobilità scuola
Per quanto riguarda la questione della mobilità scuola, il caso di Salerno risulta essere particolarmente importante. Il giudice Laudati del Tribunale del Lavoro di Salerno ha notificato all'USP un'ordinanza mediante la quale si sospende immediatamente e in tutti i suoi effetti il provvedimento del Miur di trasferimento di una docente del posto. Si tratta di un'ordinanza molto importante, anche perché sospende nell'immediato il trasferimento. È chiaro sempre di più che l'algoritmo proposto dal governo Renzi presenta delle falle piuttosto evidenti e che i ritardi connessi alle assegnazioni provvisorie rischiano realmente di mettere in crisi l'inizio dell'anno scolastico.
Si sottolinea che i ricorsi sono innumerevoli e che, se il Tribunale di Salerno dovesse fare 'giurisprudenza', nelle prossime settimane potrebbero arrivare molte altre ordinanze di questo tipo. I dirigenti scolastici stanno già correndo ai ripari e stanno pensando di convocare supplenti dalle Graduatorie d'Istituto per permettere che la Scuola assolva al suo compito: quello di formare i ragazzi. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.