Le ultimissime novità al 29 settembre 2016 sulle Pensioni anticipate e sui precoci giungono dall'onorevole Davide Baruffi (Pd) e dall'onorevole Cesare Damiano, entrambidiscutono sui socialdel verbale condiviso firmato tra Governo e sindacati nella giornata di ieri e si dicono soddisfatti dei risultati. Di parere assolutamente contrario i precoci, che ritengono che la decisione proposta dal Governo e firmata dai sindacati non faccia altro che creare differenze internealla categoria. Così facendo dicono all'unisono sul gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', si rischia di fare una misura non equa, ci sarebbero, a loro dire, precoci di seria A e precoci di serie B.
Vediamo in dettaglio la misura e per chi sarebbe possibile accedere realmente alla pensione con quota 41. Gli ultimi aggiornamenti.
Novità pensioni anticipate precoci, quota 41 un miraggio per pochi, la delusione dei lavoratori
Si è concluso ieri pomeriggio il tavolo di confronto, tanto atteso dai precoci, tra Governo e sindacati, un primo accordo condiviso sulla riforma pensioni 2017 e sulle uscite anticipate è stato trovato, per l'onorevole Baruffi (Pd) quest'intesa indica un buon inizio, per Cesare Damiano l'incontro è stato abbastanza soddisfacente ma "permangono alcune criticità e dei punti ancora da definire".
Baruffi, membro della commissione lavoro alla Camera dei Deputati, ha postato il verbale integrale stilato tra Governo e sindacati nella sua pagina ufficiale facebook, sotto il post i lavoratori precoci hanno iniziato a inviare messaggi che fanno trapelare tutta la loro delusione per lo scarso risultato raggiunto dai sindacati dopo anni di dura lotta da parte dei lavoratori.
Ricordiamo infatti che la richiesta dei lavoratori è sempre stata quota 41 per tutti senza penalizzazioni legate all'età, la misura che invece rientrerà in legge di bilancio riduce di molto la platea dei possibili beneficiari della quota 41.Dal verbalesi è evince chepotranno accedere alla pensione con quota 41 tutti i precoci in condizioni disagiate che hanno lavorato almeno 12 mesi, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni d'età, ossia: i disoccupati senza ammortizzatori sociali, le persone con disabilità gravi o con problemi di salute invalidanti, i lavoratori occupati in attività definite particolarmente gravose.
Su questo punto, specifica il verbale e lo sottolinea Damiano, nella sua ultima nota stampa: "andrà ancora definita la platea dei cosiddetti lavori gravosi, argomento particolarmente delicato". Per i precoci che lavorano in condizioni 'normali' e non hanno disabilità gravi al momento nulla cambia, dunque per loro resta fissa la richiesta di quota 42 e 10 mesi stabilità dall'attuale normativa Fornero.
Chi ha maturato 41 anni di contributi ed ha intenzione di accedere alla pensione prima dei 67 anni e 7 mesi, attualmente richiesti, non resta dunqueche rispettare il requisito contributivo dettato dalla Legge Fornero. I precoci, indignati, presenti ieri davanti al Ministero del Lavoro hanno subito fatto presenti le loro rimostranze ai sindacati. Come si evince dal post facebook pubblicato dall'amministratore del gruppo precoci Roberto Occhiodoro, ecco le sue parole.
Pensioni anticipate, novità Occhiodoro: l'ennesima beffa, 41 devono essere per tutti, siamo usurati !
Roberto Occhiodoro presente ieri al presidio ha avuto modo di confrontarsi direttamente coni rappresentanti dei sindacatiCamusso e Barbagallo ed ha voluto subito, con un post dettagliato su Facebook, rendere noto ai colleghi precoci quanto è stato ribadito fermamente: Bene la definizione di precoce, ossia aver lavorato 12 mesi anche non continuativiprima dei 19 anni, ma assolutamente contrari alla 'parcellizzazione del lavoro precoce', scrive.
"Dopo 41 anni non è il lavoro ad essere usurante, ma siamo NOI ad essere usurati". La quota 41 deve essere concessa a tutti, non esistono precoci di serie A e di serie B. La battaglia è appena all'inizio,assicura Occhiodoro.