Le ultime notizie pensionioggi 9 settembre si concentrano su alcuni calcoli che ha rivelato Il Corriere della Sera per quanto concerne la questione complessa delle penalizzazioni connesse alla riforma Pensioni APE: secondo il noto quotidiano, il rischio flop è molto forte, data l'entità del taglio sugli assegni pensionistici. Nel frattempo, proseguono i dibattiti (e le polemiche) ed è il momento di fare il punto della situazioni su due questioni 'particolari', quella che riguarda i lavoratori precoci (coloro che hanno iniziato a lavorare prima del raggiungimento del 18° anno d'età) e quella che concerne una ristrutturazione del trattamento di chi svolge mansioni usuranti.

Sullo sfondo, l'unico intervento certo sembra essere quello sulle quattordicesime.

Penalizzazioni riforma APE: ultime notizie pensioni oggi 9 settembre

Le ultime notizie pensioni parlano soprattutto del prospetto, pubblicato da Il Corriere della Sera, per quanto riguarda le penalizzazioni della riforma pensioni APE. Il meccanismo dovrebbe prevedere un taglio del 5% annuo (per ogni anno di anticipo, dunque fino al 15%) per chi dovesse decidere di uscire anticipatamente dal lavoro per propria scelta e non perché 'costretto'. Le previsioni de Il Corriere sono molto negative: con una penalizzazione di questo tipo è difficile che la riforma pensioni APE possa avere un certo appeal. Ma l'APE è anche 'social', come è stata battezzata, e quindi prevede penalizzazioni 'inferiori' o nulle per alcune categorie: per i disoccupati, ad esempio, il taglio non potrà essere superiore al 3%, ma in molti casi sarà azzerato.

Se, infatti, l'assegno dovesse essere inferiore ai 1500 euro lordi, allora la penalizzazione sarebbe 'nulla'. Tra le categorie tutelate, vi sarebbero, oltre i disoccupati, anche i disabili e gli inabili (coloro che hanno subito incidenti sul lavoro), chi ha un familiare disabile a carico e che svolge mansioni 'pericolose' come ad esempio i lavoratori edili.

Lavoratori precoci e usuranti: ultime notizie pensioni oggi 9 settembre

Nel frattempo, proseguono i dibattiti e i pressing per inserire nella riforma pensionianche misure per i lavoratori precoci e coloro che svolgono lavori usuranti. Per i precoci, si sta pensando a una sorta di bonus che funzionerebbe in questo modo: per ogni anno lavorato prima del raggiungimento del 18° anno d'età potrebbe esservi un bonus contributivo di 3 o 4 mesi, in maniera tale da permettere in maniera più rapida il raggiungimento dei requisiti della riforma pensioni Fornero.

Si tratterebbe comunque di un provvedimento lontano dalla Quota 41 richiesta. Per quanto riguarda i lavori usuranti, invece, il governo Renzi non ha ancora nessun provvedimento allo studio, ma è chiaro che si attende una riforma anche in questo senso, in quanto, al momento, i paletti per l'accesso all'anticipo sono eccessivamente stringenti. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.