La riforma delle pensioni che verrà attuata nel prossimo autunno dal Governo Renzi partirà da alcuni nodi essenziali per assicurare la flessibilità in uscita dal mercato del lavoro. Tra questi, l'attenzione di Renzi è concentrata sullapensione anticipata e sulle conseguenti decurtazioni dell'assegno di pensione, sull'allargamento dellaplatea dei percettori della quattordicesima, suiricongiungimenti, sulriscatto degli anni di laurea e sulle misure per gli esodati e e i lavori usuranti. Tra le simulazioni dei tecnici dell'Esecutivo e la piena attuazione della riforma delle pensioni occorrerà, in ogni modo, superare il tavolo dei sindacati, alcuni dei quali non sono proprio sulla stessa lunghezza d'onda sull'idea di un prestito per andare in pensione anticipata.

Pensione anticipata 2016: le decurtazioni con l'anticipo pensionistico di Renzi

La pensione anticipata studiata da Renzi consentirà ai contribuenti l'uscita flessibile già a partire dai 63 anni, con uno sconto lavorativo di tre anni e sette mesi. Ma il costo da pagare, in termini di rimborso del prestito pensionistico a partire dai66 anni e sette mesi, potrebbe scoraggiare molti lavoratori dall'accollarsi una sorta di mutuo, proprio nell'ultima parte della propria esistenza. In ogni modo, il quotidiano La Repubblicariporta le ipotetiche penalizzazioni che subiranno le pensioni anticipate: partendo dalla considerazione che le pensioni più basse e le categorie più deboli come gli esodati dovrebbero non vedersi decurtare la futura pensione, la maggior parte dei contribuentisi vedrà tagliare l'assegno mensile del 5 per cento lordo, corrispondente al 6-7 per cento netto.

Un taglio più elevato rischierebbe di far fallire questa misura, al pari della scarsa adesione che ci fu per l'anticipo del trattamento di fine rapporto.Nelle intenzioni del Governo c'è anche la possibilità di rendere al massimo flessibile la scelta dei contribuenti che potrebbero beneficiare solo in parte, e non del 100 per cento, dell'anticipo pensionistico. In tal caso, il prestito avrebbe condizioni ottimizzate alla richiesta del contribuente.

Anticipo pensionistico 2016 e misure per esodati, precoci e pensioni basse

Tra le misure flessibili potrebbe trovare applicazione la definitiva eliminazione delle penalizzazioni di chi va in pensione prima dei 62 anni, ma ha già accumulato un montante di contributi non inferiore ai quarant'anni: in tal senso potrebbero finalmente trovare risposta i lavoratori precoci chehanno iniziato a lavorare a partire dai quattordici anni.L'Esecutivo Renzi, poi, potrebbe intervenire per aumentare le pensioni minime: non con un incremento dell'assegno mensile, ma aumentando la platea dei pensionati che percepirebbero la quattordicesima mensilità e, contemporaneamente, incrementare la no tax area a chi riceve fino a 8.140 euro all'anno.

Infine, le misure previdenziali potrebbero giovarsi di altri due istituti: il primo è quello del ricongiungimento delle varie gestioni previdenziali (da rendere gratuito); il secondo è il riscatto della laurea che, però, continuerebbe a comportare un costo per chi ne faccia domanda.