C'è fermento per le ultimissime notizie che riguardano i lavoratori precoci e la loro richiesta di quota 41 per accedere alla pensione anticipata. Nonostante le oltre cinquantamila firme raccolte dalla petizione a favore del DDL 857 a firma Damiano-Gnecchi, il Governo sembra intenzionato a rimanere suoi suoi passi e inserire nella prossima legge di stabilità una riforma pensionistica tramite l'APE e senza considerare le altre proposte. Per i lavoratori precoci ad oggi l'unica via che Renzi e compagni sembrano poter intraprendere è quella del bonus contributivo per chi ha lavorato tra i 15 e i 18 anni, in modo che possa uscire dal mondo del lavoro con un po' di anticipo.

Ma la soluzione non fa certo felici tutti, vediamo le ultime news di oggi 1 settembre, sui precoci e non solo.

Pensioni precoci ultimissime news: novità sul bonus, niente quota 41, scatta incontro con il Governo

I lavoratori precoci che chiedono quota 41 hanno mostrato nell'arco di questi anni di non arrendersi facilmente, e anche questa volta sarà così. Stando alle ultime novità che arrivano dalla pagina facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', l'amministratore Roberto Occhiodoro ha fatto sapere che tra il 9 e il 15 settembre ci sarà un incontro tra una delegazione di lavoratori precoci e il sottosegretario Nannicini. Un ennesimo tentativo per convincere il Governo della necessità dellaquota 41 come soluzione definitiva per il problema delle Pensioni anticipate per i precoci.

Ultime novità Pensioni anticipate e precoci: Damiano in pressing per flessibilità in uscita

Intanto in questi giorni, come riportano le ultimissime sulle pensioni, Cesare Damiano ha continuato con i sui appelli per cercare di modificare la riforma Fornero e garantirele coperture necessarie per una serie di interventi di correzione.

Secondo Damiano "Per quanto riguarda la previdenza il calcolo che abbiamo fatto è che siano necessarie risorse "fresche" per almeno 2 miliardi di euro". Il primo punto in agenda, tra questi interventi, riguarda la flessibilità in uscita e la possibilità di andare in pensione anticipataa partire dai 63 anni. Importante anche evitare che categorie disagiate come i precoci, chi fa lavori usuranti o gli invalidi, subiscano penalizzazioni per l'accesso anticipato.

Infine, Damiano in questi giorni ha ricordato anche il problema della ricongiunzione onerosa dei contributi, spiegando che questo errore compiuto al tempo del governo Berlusconi va corretto, riportando la ricongiunzione gratuita. Voi cosa ne pensate? Diteci qui sotto il vostro parere, e se volete condividete l'articolo sui social!